L'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi) in occasione del prossimo "Obesity Day" 2010 , che si terrà il 10 e 11 ottobre prossimi, presenta alla stampa un rapporto sulla condizione dell'obesità e del sovrappeso in Italia: i dati sono allarmanti.

In Italia abbiamo 4 milioni e 700 mila obesi, soprattutto nella fascia d'età tra i 35 e i 74 anni: nel 1998 le donne obese erano 24 su cento e fortunatamente non sono aumentate, i quanto la donna ha preso più coscienza del proprio corpo.

A preoccupare sono gli uomini e i bambini, mentre nel 1998 i primi erano 19 su cento, ora sono ben 25 su cento: le regioni maggiormente interessate al fenomeno obesità sono la Toscana e l'Emilia Romagna.

Per i bambini invece la situazione diventa sempre più preoccupante ovunque: infatti, sono 138 mila i piccoli obesi e la situazione tende a peggiorare.

In Basilicata i bimbi obesi sono aumentati nell'ultimo anno, ma la maglia nera, non solo per l'Italia ma per tutta l'Europa la detiene la Campania con 18 bambini su cento tra i 6 e gli 11 anni in sovrappeso di questi 21 sono obesi: la cosa peggiore è che quattro madri italiane su dieci dichiarano di non rendersi conto che il proprio figlio è sovrappeso.

Nonostante si è presa molta coscienza sul fattore obesità, gli Italiani non si lasciano spaventare dall'ago della bilancia e non rinunciano quindi alle buone, antiche tradizioni della tavola.

Chi corre ai ripari per perdere peso , lo fa quasi esclusivamente per un fattore estetico e non di salute: spesso si opta per gli interventi chirurgici, purtroppo però le liste d'attesa sono lunghissime, da sei mesi a due anni per un intervento (bendaggio gastrico, 25%, bypass 25%, 5% diversione bilio pancreatica).

Purtroppo, ancora oggi, tantissime persone in sovrappeso dichiarano di non esserlo e tanti obesi invece, dicono di stare bene con se stessi e non vedono nell'obesità alcun tipo di problema.

Fonte: ANSA