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Scacchi alla scuola dell'infanzia |
Bambini - Articoli | |||
Scritto da Nancy Tinervia Giovedì 18 Febbraio 2010 13:45 | |||
Gli scacchi, sono un gioco piuttosto complesso, le cui origini non trovano collocazione ne di luogo ne di tempo; Da sempre, sono considerati un' attività ludica per adulti dato che si tratta di un gioco articolato e molto apprezzato dai grandi, ma non per questo non adatto ai bambini.
I bambini risultano essere molto incuriositi dalla forma della scacchiera e dai personaggi che lo caratterizzano, infatti, Alfieri, Re e Regine hanno un forte potere attrattivo su di loro e li stimolano a mettere in atto competenze cognitive: quali l'attenzione, la concentrazione e la capacità di creare strategie finalizzate al raggiungimento di uno scopo attraverso un confronto diretto. A differenza di ciò che siamo abituati a vedere in quasi tutti i giochi e videogiochi, si tratta di una sfida con se stessi e con l'avversario dove l'esito della partita non dipende ne dalla fortuna ne dalla forza, ma è necessaria concentrazione e intelletto. Da una partita a scacchi inoltre, possiamo dedurre il carattere del giocatore, perchè nonostante si tratti di un attività basata su regole vincolanti, lascia un margine di liberà alla fantasia, dove si mette in atto il proprio modo di essere svelandolo con mosse e schemi. Per approcciarsi agli scacchi non è mai troppo presto, come dimostra la scuola dell'infanzia "Girotondo" dove, il maestro Palmiro Possanzini ha insegnato a bambini di cinque anni questo straordinario gioco, facendoli addirittura partecipare alla gara di scacchi dell'Istituto Comprensivo "F.lli Trillini". Il risultato ha destato soddisfazione e meraviglia: i piccoli giocatori si sono distinti per concentrazione e compostezza... anche se non si sa (e forse non si saprà mai) che fine abbia fatto un Re nero misteriosamente scomparso da una scacchiera!
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