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Indagine Microsoft sui minori in Rete: molti i rischi e genitori assenti |
Bambini - Articoli | |||
Scritto da Eva Forte Lunedì 08 Febbraio 2010 16:28 | |||
Internet piace: ragazzi, adulti e terza età fanno parte del nuovo mondo cibernauta e usano Internet per lavoro, scuola e svago. Ma non è tutto oro quello che luccica e a dimostrarlo arriva il risultato di una ricerca condotta da Microsoft in undici paesi europei su 14mila utenti al di sotto dei diciotto anni.
Il quadro che ne emerge è quello di giovanissimi sempre più immersi nella realtà della grande Rete, con genitori quasi sempre non consapevoli dei rischi che i propri figli corrono ogni giorno quando sono su Internet. Una prefazione che arriva proprio il giorno prima del Safer Internet Day 2010, la giornata europea per la sicurezza in Rete. Il primato che tocca ai nostri giovanissimi under 18 è quello di avere il maggior numero di contatti online con sconosciuti. La media europea conta un 63% contro il nostro 73%! Questo fenomeno è dovuto in particolar modo al fiorire dei social media che ha creato un'utenza sofisticata e di ogni età. Va però considerato che i più giovani, nonostante siano molto avanti per quanto riguarda la conoscenza informatica e del Web rispetto a quella che hanno avuto le generazioni precedenti, hanno ancora bisogno di una supervisione da parte di un adulto per evitare di incappare nei tranelli della Rete e in cattive amicizie on-line. Proprio per questo è nato il Safer Internet Day e per permettere ai ragazzi di fare un giusto uso di Internet usufruendo di tutti i vantaggi che ne derivano, sapendo navigare in sicurezza. Microsoft Italia entra in gioco con il progetto SicuramenteWeb, con l'organizzazione di una serie di iniziative sotto il patrocinio del Ministro della Gioventù in collaborazione con Polizia Postale e delle Comunicazioni e Save the Children. Ricordiamo che oltre ai rapporti con gli sconosciuti su chat e forum, un altro dei rischio che corrono i nostri bambini/ragazzi è quello del bullismo on-line. Un fenomeno che si estende dalle quattro mura scolastiche o di ambienti reali, alla Rete con il cyberbullismo.
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