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Sanità: niente più pensione di invalidità per i Down |
Bambini - Articoli | |||
Scritto da Angela Messina Martedì 22 Giugno 2010 09:00 | |||
In Italia ogni anno nascono dai 650 ai 700 bambini con la sindrome di down, dovuta ad un’anomalia cromosomica; il grado del danno cognitivo è variabile, ma in Italia in totale sono 50 mila oggi i soggetti con questa malattia, di cui 11 mila hanno meno di 14 anni. Dal primo giugno non vengono accettate le richieste di pensioni di invalidità per questi casi: l’art.9 del decreto legge, licenziato dal Consiglio dei Ministri, alza all’85% il grado di invalidità previsto per ricevere l’assegno mensile di euro 256,67, spettante alle persone con un’invalidità oltre il 74%. Il Coordow, Coordinamento nazionale delle associazioni delle persone affette da sindrome di down in una lettera denuncia come il Ministero della Sanità ai soggetti affetti da questa patologia riconosce solo il 75% di invalidità, che passa al 100% solo se associato ad un ritardo mentale grave. La manovra dunque escluderebbe tutte le persone con sindrome di Down con invalidità al 75% dal diritto a quell’assegno mensile che pur non avendo un importo elevato, è comunque un sostegno per la persona con sindrome di Down e per la famiglia già gravata da un compito di assistenza a vita del proprio figlio disabile. Fonte: L'Espresso
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