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Come gestire i bambini in casa anche nella Fase 2 #coronavirus |
Bambini - Articoli |
Scritto da Eva Forte Giovedì 23 Aprile 2020 09:49 |
La metà degli italiani (49%) ha difficoltà a gestire bimbi e ragazzi tra le mura di casa, solo il 12% ha una prole collaborativa. Quasi 1 genitore su 10 (9%) ha ceduto sulle regole abituali circa l’uso di videogiochi, cellulare e tv, in particolare le mamme (72%). Quasi un quarto (23%) degli intervistati ha cancellato visite mediche per i propri bimbi o per sé, il 9% senza prima confrontarsi con uno specialista. Di seguito i suggerimenti dell’esperta Marta Calderaro, neuropsichiatra infantile di Roma.
MioDottore – piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner – ha coinvolto i propri utenti in un’indagine per scoprire quanto e in che modo l’attuale situazione di lockdown stia influenzando le abitudini familiari e la gestione dei piccoli di casa. Oltre a identificare i trend attuali – rilevando anche curiosi insight e differenze per genere – MioDottore ha coinvolto una delle proprie esperte, la dottoressa Marta Calderaro, neuropsichiatra infantile di Roma che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma, per fornire utili suggerimenti che aiutino gli utenti a coordinare al meglio la vita di bambini e ragazzi tra le mura domestiche.
Ecco le principali evidenze:
Qui di seguito i suggerimenti dell’esperta Marta Calderaro, neuropsichiatra infantile di Roma.
Neo genitori e futuri genitori: consigli pratici per gestire le visite mediche
Sia per i neo genitori che per i futuri genitori, il consiglio è di rimandare tutte le visite che non sono necessarie e urgenti. Per quel che riguarda eventuali vaccinazioni, si può chiedere suggerimento al pediatra o soprattutto alla ASL di appartenenza sull’opportunità di praticarle anche in questo periodo. Tendenzialmente andranno effettuate (se l’ASL di riferimento non ritiene necessario sospenderle), ma proteggendo il bambino al momento di uscire e cercando di restare negli ambulatori il tempo minimo indispensabile, conservando le precauzioni del caso (distanza di sicurezza, evitare al bambino le file, ecc). L’importante è ricordare che i bimbi sembrano meno vulnerabili all’infezione, probabilmente per un’immaturità fisiologica del sistema immunitario, che non consente le reazioni infiammatorie che culminano nella polmonite interstiziale degli adulti ammalati. Per le future mamme, sempre con le dovute cautele, è bene lasciarsi guidare dal ginecologo (che conosce la situazione clinica specifica) e svolgere solo esami e visite che possono realmente incidere sul decorso della gravidanza (ecografia morfologica, dosaggio degli anticorpi laddove richiesto, controllo glicemia, visite anestesiologiche, ecc). È opportuno posporre ecografie ed esami non urgenti.
A casa con bimbi e ragazzi: le difficoltà
In questo periodo le famiglie trascorrono gran parte del tempo insieme, in modo non sempre fluido e sereno. Le difficoltà riscontrate sono variabili a seconda del periodo evolutivo dei figli. Se nella prima infanzia può essere complesso spiegare ai bambini - senza spaventarli eccessivamente - perché si deve restare in casa, non vedere nonni e amichetti; nella seconda infanzia la complessità è “intrattenerli”, mentre con gli adolescenti quella di trattenerli in casa o, al contrario, coinvolgerli in attività da fare insieme.
Come si può organizzare la giornata dei propri figli
Nella maggior parte dei casi la cosa più importante è far percepire loro il desiderio di passare il tempo insieme e trarre il massimo vantaggio da questa situazione di isolamento forzato. Spesso i genitori ritengono di dover trovare delle soluzioni “pirotecniche” alla noia dei ragazzi, quando invece basta davvero poco. Se al mattino il bambino/ragazzo è impegnato nella didattica a distanza (come nella maggioranza dei casi), un genitore può - laddove possibile - concentrare in quelle ore anche il proprio lavoro e dedicarsi ai figli nella restante parte della giornata. Per i bambini più piccoli si può pensare ad alternative quali:
Mantenere il benessere fisico dei ragazzi: qualche esercizio
Per i più piccoli potrebbe essere un po’ complesso, ma gli adolescenti possono eseguire quasi sempre la stessa routine fitness degli adulti. Nello specifico, per suggerire degli esercizi bisogna conoscere la situazione particolare del bambino. È comunque possibile coinvolgere i figli più piccoli e far in modo che “assistano” i grandi mentre fanno esercizi, ad esempio trasportando un tappetino leggero o mettendo la musica. Ciò che è fondamentale però è assicurarsi che i piccoli non mangino troppo e male. Il tempo per preparare insieme delle merende un po’ più sane ora c’è.
Complice la contingenza, è giusto dimostrarsi meno rigidi e lasciar passare eventuali capricci?
In linea di massima, si consiglia di evitare di fornire regole senza sufficiente spiegazione a bambini in grado di comprenderla o mostrarsi punitivi e ritorsivi qualora queste non vengano rispettate. È meglio accantonare un’eccessiva rigidità e non modificare le regole abituali che modulano la vita dei figli. Questo perché sarà poi più difficile rinstaurarle, ma anche e soprattutto perché servono a dare un “ritmo” alle giornate, una bussola comportamentale per loro, forniscono un senso di continuità e normalità di cui ha bisogno tutta la famiglia.
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