Hanno concezione reale dei soldi e della loro utilità, così come del loro utilizzo e del valore vero e proprio? Ce lo dice lo studio: "I soldi fanno la felicità? I bambini e il denaro in Italia", realizzato dalla prof.ssa Emanuela Rinaldi promossa da Orizzonti Tv. Per l'indagine sono stati coinvolti i bambini di 60 classi divisi in modo uguali per 3a, 4a, 5a elementare per un totale di 1300 alunni. I risultati segnano un futuro pieno di valori: amicizia, affetto, fiducia, sono ai primi posti per importanza nelle nuove generazioni.

Il 59% del campione ha dato una forte valenza al denaro, anche se il binomio soldi felicità non è preponderante. Alla domanda "Per diventare una persona rispettata da molta gente bisogna guadagnare molti soldi" circa l'80% del campione l'ha ritenuta falsa. Risultati ben diversi da quelli anloghi svolti sugli adulti, vedendo quindi il rispetto alla serietà, alla lealtà e alla correttezza della persona, veramente importanti.

4 studenti su 10 ricevono denaro in famiglia principalmente nelle occasioni di feste e compleanni. Anche i soldi su richiesta sono il mezzo principale con cui i bambini entrano in contatto con il denaro mentre è poco utilizzata la classica paghetta settimanale. Secondo i risultati è anche buona la propensione al risparmio, dove i bmabini dichiarano di non voler far spendere inutilmente soldi ai genitori (sempre il 43% e ogni tanto il 29%). Non è molto diffuso il concetto di beneficienza mentre lo è quello del riapsrmio fatto per gli altri. 

Alla domanda: come si diventa ricchi, la maggiorparte dei ragazzi ha risposto "lavorando molto" e al secondo posto "risparmiando sempre", senza dimenticare poi chi investe su se stesso rispondendo "sposando una persona ricca".

Poco chiaro invece il concetto di povertà, visto come un fattore che si raggiunge se si lavora poco, non si sa risparmiare e si sprecano i soldi, ma anche per cause come licenziamenti e furti.