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Niente asilo nido se non si hanno vaccini |
Bambini - Articoli |
Scritto da Nena86 Martedì 29 Novembre 2016 12:56 |
Non ovunque, però a Bologna adesso è legge: la prima varata da una Regione italiana -dopo il via libera dell'Assemblea legislativa alla riforma dei servizi educativi per la prima infanzia- che prevede che i bambini debbano essere vaccinati, per poter frequentare gli asili nido (approvato dall’Assemblea legislativa con 27 voti favorevoli (Pd), 5 no (M5s) e 10 astenuti (Sel, Ln, Fdi, Fi). Infatti la norma introduce come requisito d'accesso l’avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente, per preservare lo stato di salute sia del minore sia della collettività con cui il minore stesso viene a contatto: “costituisce requisito di accesso ai servizi educativi e ricreativi pubblici e privati l’avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente”. Si fa riferimento quindi all’aver somministrato ai minori l'antipolio, l'antidifterica, l'antitetanica e l'antiepatite B.
"La nostra legge è a tutela della salute pubblica - ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - cioè delle nostre comunità, e soprattutto dei bambini più deboli, quelli che per motivi di salute, immunodepressi o con gravi patologie croniche, non possono essere vaccinati e che sono quindi più esposti a contagi". L'assessore Venturi asserisce: "Fondamentale per la prevenzione; i vaccini sono una delle più importanti scoperte scientifiche nella storia della medicina e rappresentano lo strumento più efficace e sicuro, a livello individuale e collettivo, per proteggere le persone, in particolare i bambini”
Quello che coloro che hanno approvato la legge auspicano, forse, è che in tal modo si apra la strada perché anche altre regioni seguano l'esempio, adempiendo così a un preciso obbligo di "responsabilità sociale" sui bambini, e di “responsabilità civile” per impedire che le malattie circolino. Infatti, la percentuale di vaccinati affinché sia garantita la miglior protezione a tutta la popolazione deve essere superiore al 95%, come indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). E proprio In Emilia tale copertura è arrivata al 93,4% nel 2015; l’anno scorso solo alcune zone soddisfavano tali requisiti al di sopra del 95%: Imola, la più alta, con il 95,8%, Parma con il 95,6% e Piacenza sempre con il 95,6%. Al di sotto Modena - Reggio Emilia - Ferrara e Bologna
E chi non ha ancora le vaccinazioni? Per l’anno scolastico già in corso, nulla cambia, perché i bambini non vaccinati, attualmente iscritti al nido, potranno continuare a frequentare la scuola; e le famiglie che vorranno fin da ora vaccinare i figli potranno rivolgersi alle Pediatrie dei loro distretti per la profilassi, avendo tempo per presentare il certificato di avvenuta vaccinazione fino a quando non sarà accettata la futura domanda d’iscrizione (maggio-giugno 2017, data che potrebbe variare a seconda del Comune di appartenenza).
Il messaggio che si vuole trasmettere quindi è l’importanza di vaccinare i bambini, per proteggerli (in forza della cosiddetta “immunità di gregge”, o herd immunity), e salvaguardare i più deboli (immunodepressi, con gravi patologie croniche); infatti in casi limite, per alcuni bambini l’unica possibilità di frequentare la collettività potrebbe essere proprio che tutti gli altri siano vaccinati.
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