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Celiachia, per i bimbi addio endoscopia |
Bambini - Articoli |
Scritto da Mary Lunedì 09 Novembre 2015 09:26 |
Niente più endoscopia per diagnosticare la celiachia nei bambini: da oggi nessun esame invasivo, basterà solo un test del sangue, senza alcun trauma per i piccoli potenziali celiaci, che in Italia si stima siano almeno 50mila. E' questa l'importante novità è introdotta dall'aggiornamento delle linee guida del Ministero della Salute presentato al IV Convegno Nazionale dell'Associazione Italiana Celiachia (AIC).
La novità per la diagnosi nei bambini è stata recepita dalle linee guida della European Society of Pediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition (ESPGHAN). "Questo nuovo approccio rapido, sicuro e meno invasivo - spiega Marco Silano, membro del gruppo di lavoro che ha definito le nuove raccomandazioni, e direttore del Reparto di Alimentazione, Nutrizione e Salute dell'Istituto Superiore di Sanità - semplifica la diagnosi e rende meno traumatico l'iter diagnostico per i bambini, agevolando l'individuazione della malattia e consentendo di ridurre le diagnosi errate''.
Una novità rilevante a fronte di una patologia in costante crescita, come ha sottolineato lo stesso ministro Beatrice Lorenzin: ''Nel 2014 - ha rilevato in un messaggio - in Italia sono risultati più di 170mila celiaci accertati; il dato è in continuo aumento e risultano ancora non diagnosticati più di 400mila celiaci''. Tutelare questi pazienti ''è un dovere, anche perchè così facciamo un'importante 'operazione' di prevenzione e, quindi, di contenimento della spesa sanitaria'', ha detto il ministro, annunciando il prossimo avvio di un tavolo ad hoc che dovrà individuare le soluzioni migliori a sostegno dei celiaci. Attualmente la celiachia viene diagnosticata in prima battuta attraverso i test degli anticorpi ma, in maniera certa e definitiva, solo attraverso l'endoscopia, esame invasivo e molto fastidioso con cui si preleva un pezzettino di tessuto intestinale in modo da valutarne i danni: se i villi intestinali sono atrofici è praticamente certa la diagnosi di celiachia.
Le nuove linee guida invece sottolineano con forza anche l'importanza di un attento follow-up con controlli e scadenze regolari: il primo a un anno dalla diagnosi, e successivamente ogni due anni, salvo complicanze, con particolare riferimento all'età adolescenziale, quando l'aderenza alla dieta senza glutine è spesso ridotta.
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