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Le donne e lo spazio urbano: quando la città diventa un luogo proibito |
Bambini - Articoli |
Scritto da Eva Forte
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![]() In alcuni Paesi del Sud del mondo, la situazione è molto diversa e avere accesso ai luoghi e ai servizi delle proprie città non è così scontato. Al contrario, in molti casi la città si trasforma in vero e proprio luogo proibito da cui le donne vengono escluse, emarginate. Questo è quanto emerge dal dossier recentemente pubblicato da Actionaid “La città proibita, le donne e lo spazio urbano”che riporta alcune storie reali di donne che si trovano a lottare ogni giorno per compiere quei gesti che per la maggior parte di noi sono assolutamente normali.
![]() Tra le storie che colpiscono di più c’è quella di Debaki, giovane nepalese, molestata sull’autobus che la portava da Kathmandu, dove studia, al villaggio in cui vivono i suoi genitori. Dal Dossier apprendiamo che in Nepal, le violenze sui mezzi pubblici sono molto comuni poiché ritenute quasi “normali” e comunque non sono inibite dalla pubblica piazza. Un’altra storia shock è quella delle bambine africane costrette a lavorare in discarica tutto il giorno per reperire pezzi di plastica o altri materiali da poter rivendere per racimolare qualche soldo. In particolare si fa riferimento al Kenya, in cui di violenza sulle bambine arriva all’ 83%.
Dal dossier emerge inoltre che molti di questi abusi nascono proprio da un dogmatismo di base, secondo cui le donne vengono viste come esseri per natura inferiore e talvolta sono loro stesse ad autoemarginarsi per non essere molestate per strada o sul luogo di lavoro, solo per fare alcuni esempi.
Oltre ad informare su queste difficili situazioni, il dossier mira a diffondere anche le iniziative di adozione a distanza di Actionaid sottolineando il fatto che intervenendo fin dalla prima infanzia, sia possibile dare un futuro migliore a molte future donne.
Noi siamo d’accordo con questa iniziativa e concludiamo con una bella frase della poetessa americana Adrienne Rich: “il fatto più notevole che la nostra cultura impone alle donne è il senso dei loro limiti. La cosa più importante che una donna può fare per un’altra è illuminare ed espandere la percezione delle sue reali possibilità”.
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