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Screening cardiologico, uno strumento di prevenzione per bambini e adolescenti |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Mercoledì 28 Gennaio 2015 15:23 |
Oggi, a Roma, sono stati presentati i risultati del primo screening cardiologico effettuato su oltre 25.000 studenti tra i 13 e i 19 anni residenti nel Lazio: la ricerca, che ha fornito i dati sul problema (non solo in Italia ma anche nello scenario internazionale) rivela che circa il 27% dei ragazzi esaminati ha presentato almeno un'anomalia nell'Elettrocardiogramma.
Per questo motivo devono essere tenuti sotto controllo, in particolare erano presenti alterazioni elettrocardiografiche congenite, per malattie genetiche potenzialmente causa di aritmie cardiache maligne.
Inoltre il 57% dei giovani esaminati è portatore di fattori di rischio cardiovascolare (fumo, familiarità, obesità), che rendono questi giovani potenziali candidati tra 15 e 20 anni a patologie cardiache gravi e invalidanti. Lo ha spiegato il Prof. Massimo Santini, direttore del Centro studi regionale per la diagnosi e la cura delle aritmie cardiache e fondatore della Onlus "Il Cuore di Roma", che l’anno scorso aveva lanciato la campagna “Cuore Sano”.
L'iniziativa gratuita è stata condotta con lo scopo duplice di analizzare le eventuali anomalie che possono colpire il cuore e di scoprire quelle che vengono definite malattie genetiche aritmogene (se non diagnosticate possono portare perfino alla morte improvvisa).
Purtroppo le problematiche importanti che possono incidere sulla salute dell'organo cardiaco sono molteplici anche in tenera età.
Da un'altra recente ricerca realizzata nella città di Roma sono emersi altri dati interessanti sul tema della salute e prevenzione dei problemi cardiaci.
Quasi il 60% dei bambini fra i 3 e i 10 anni non ha mai effettuato alcun esame Ecg, nonostante l’indagine stessa avesse rilevato una presenza di anomalie del ritmo (maggiori e minori) in circa il 6% di loro.
Secondo i ricercatori per individuare potenziali problematiche cardiache non servono analisi complesse, costose o dolorose, ma un semplice elettocardiogramma, la misurazione della pressione arteriosa, del peso corporeo e della circonferenza addominale costituiscono di fatto lo screening preliminare che devono effettuare i giovani a potenziale rischio cardiovascolare.
I dati ottenuti da questo studio in una popolazione così vasta e in un’area geografica limitata, sono i primi e gli unici dati disponibili sul problema, anche se si prende in considerazione il panorama della letteratura nazionale ed europea.
Dai dati preliminari, i ricercatori sono stati in grado di stabilire una correlazione tra i parametri fisici e l’elettrocardiogramma, sembra che essere sottopeso, avere un tasso di crescita minore della norma correli con i disturbi di conduzione cardiaca o in un senso o nell’altro.
Alcuni disturbi cioè sono più frequenti nei ragazzi sottopeso e altri meno, ma esiste una correlazione che non siamo in grado adesso di spiegare , possiamo solo dire che c'è.
Lo studio dell’Associazione “Il Cuore di Roma”, che sarà pubblicato su riviste scientifiche, rilancia la necessità di campagne globali sulla popolazione giovanile.
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