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L'educazione ambientale sarà obbligatoria nelle scuole dal 2016 |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Giovedì 15 Gennaio 2015 16:00 |
Il Ministero dell'Ambiente e il Ministero dell'Istruzione hanno deciso di rendere obbligatorio l'insegnamento dell'educazione ambientale nelle scuole italiane, questo per riuscire a vincere la sfida della riduzione delle emissioni e dei consumi.
La nuova materia potrebbe entrare nei programmi didattici già a partire dal 2016, in molte scuole italiane però l'educazione ambientale è già materia di studio nell’ambito di progetti sperimentali che stanno riscuotendo un discreto successo.
Tra gli argomenti inseriti nel programma ci saranno i temi caldi dell'ecologia: i cambiamenti climatici, lo smog, il risparmio idrico, la raccolta differenziata. Dei precedenti tentativi di introdurre l’educazione ambientale come materia di studio nelle scuole erano già falliti nel dicembre del 2008 (il provvedimento fu inserito sotto forma di emendamento al decreto-rifiuti) e lo scorso anno (una proposta di legge non venne approvata malgrado il sostegno ottenuto da diversi schieramenti politici).
Oggi ci riprova, nell’ambito delle iniziative per Expo 2015, Barbara Degani, sottosegretario al Ministero dell'Ambiente, con l’elaborazione di un progetto contenuto in 150 pagine, che punta a introdurre l'educazione ambientale nella scuola dell'obbligo, partendo dalla materna per arrivare alle superiori.
I temi ambientali oggetto di studio saranno 10 e verranno trattati in un contesto multidisciplinare poiché l'ecologia attraversa più aspetti della vita e dell'economia.
I docenti riceveranno una formazione ambientale adeguata per poter affrontare in classe argomenti come il rischio idrogeologico, il riscaldamento globale e il trattamento dei rifiuti.
A fine gennaio il progetto verrà presentato al pubblico, le linee guida comprendono schede di approfondimento per i vari percorsi didattici in modo che l'ambiente, in tutte le sue declinazioni possa entrare nella vita dei giovani.
L’educazione ambientale, inoltre, non sarà una materia discrezionale come accade oggi nell’ambito delle materie di educazione civica.
Il progetto parte proprio dai bambini che sono il futuro, come ha spiegato Degani, e potranno a pieno titolo essere chiamati nativi ambientali, un concetto tanto caro al ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, per il quale la diffusione della cultura ambientale tra i giovani è un tema fondamentale tanto che ne ha fatto una delle missioni principali del suo mandato per sviluppare una cultura ambientale nel Paese. |
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