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La circoncisione previene le malattie del pene |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 09 Dicembre 2014 15:48 |
Le evidenze scientifiche hanno dimostrato che i benefici della circoncisione, superano di gran lunga i rischi, lo afferma Jonathan Mermin, responsabile dei programmi di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili dei Centers for Disease Control and Prevention americani.
Questa evidenza scientifica è stata portata avanti negli Stati Uniti a partire dal 2009, è per la prima volta stata inserita in una bozza di linee guida che dovrà essere approvata nei prossimi 45 giorni. Non è ancora giunta una replica da parte delle associazioni che si oppongono alla circoncisione, ma è prevedibile che il fronte si compatti nelle prossime settimane.
In questo momento, i tassi di circoncisione nella popolazione infantile americana fanno registrare una flessione e la comunità scientifica statunitense torna a battere sulla procedura che accomuna ebrei e musulmani, per questioni religiose. Questa volta, però, quello che conta è la salute: gli scienziati d’oltreoceano sono convinti che, portando i bambini in sala operatoria poche ore dopo la nascita, si potrebbero abbattere i tassi di contagio delle malattie sessualmente trasmissibili, delle infezioni delle vie urinarie e del tumore del pene.
Pochi mesi fa, in Gran Bretagna, alcuni ricercatori hanno riscontrato un aumento del 70% delle diagnosi di tumore del pene, quasi del tutto assente tra gli ebrei, circoncisi dalla nascita, negli ultimi trent'anni.
Le responsabilità sono state imputate a una maggiore promiscuità nei rapporti sessuali e a un tasso di adesione alla circoncisione in calo.
Tutto ciò nonostante nei Paesi anglosassoni la procedura sia più diffusa rispetto alle nostre latitudini.
Nel nostro paese, si ricorre alla pratica soltanto per specifiche indicazioni, come la fimosi e il lichen scleroatrofico (malattia immunitaria che colpisce la cute, spesso degli organi genitali) e non vi è alcuna indicazione per ricorrere a una circoncisione preventiva.
Le condizioni igienico-sanitarie in cui viviamo ci permettono di assumere altre precauzioni, meno invasive, per ridurre il rischio di contagio delle infezioni citate: questa è l’opinione condivisa da urologi e pediatri.
Il CDC rilascerà per la prima volta delle linee guida per la circoncisione, nelle quali si raccomanda che i medici possano consigliare i genitori a far circoncidere i loro figli, per i benefici per la salute che comporta questa procedura.
Il dottor Jonathan Mermin, direttore del Centro nazionale del CDC per l'HIV / AIDS, epatite virale, STD e la prevenzione TB, ha spiegato che le linee guida non entrano nel merito di una decisione che è strettamente personale, se il soggetto che decide di circoncidersi è un adulto, o che può coinvolgere le preferenze religiose o culturali, aggiungendo che in base alle prove scientifiche è chiaro che i benefici, della circoncisione, superano i rischi.
La circoncisione comporta la rimozione chirurgica del prepuzio, che copre la punta del pene, sotto cui i germi si possono raccogliere e moltiplicare, creando problemi di igiene e sebbene nessuna grande organizzazione medica abbia fino ad oggi consigliato la circoncisione tuttavia, nessuna l'ha mai nemmeno vietata. Il punto di discussione più importante della circoncisione che riguarda i bambini, come accade nelle religione ebraica, è sempre stato di natura etica e giuridica, soprattutto per essere un atto chirurgico a cui il bambino non può dare consenso informato non avendo piena autonomia decisionale.
La procedura è molto diffusa nel mondo musulmano e in Israele (dove è quasi universale), mentre è molto più rara in Europa, in America Latina, ed in gran parte dell'Asia, è una pratica che fa parte della legge ebraica, ed è una prassi consolidata nell'Islam, nella Chiesa copta e nella Chiesa ortodossa etiope.
Gli studi clinici, molti dei quali sono stati fatti nell’Africa sub-sahariana, hanno dimostrato che la circoncisione riduce il rischio di infezione da HIV dal 50 al 60%, secondo quanto dice la linea guida del CDC.
La procedura riduce fino al 30% il rischio di herpes e di infezione da virus del papilloma umano, due agenti patogeni che si pensa siano coinvolti nello sviluppo del cancro del pene.
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