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I genitori possono prevenire il bullismo |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Martedì 04 Novembre 2014 14:22 |
Il fenomeno del bullismo viene spesso sottovalutato e molti credono che sia solo un normale passaggio di crescita tra i bambini e gli adolescenti, ma genera un vero e proprio malessere sociale.
Nel bullismo viene coinvolta la comunità, la scuola, la famiglia e i protagonisti si portano fino all'età adulta gli atti compiuti da piccoli, generando sofferenza a catena con le persone che incontreranno: i bulli avranno problematiche antisociali e devianti mentre le vittime rischiano di soffrire di depressione e ansia che rendono difficile una vita da adulti sereni.
La famiglia è il luogo dove vengono generate le vittime e i bulli, conoscere i meccanismi psicologici e le dinamiche che possono portare il bambino piccolo sulla strada del bullismo (come vittima o come carnefice) può essere utile ai genitori per prevenire questo fenomeno. La Polizia di Stato ha redatto un documento che aiuta i genitori ad evitare di allevare il seme del bullismo all'interno della propria famiglia.
I bulli e le vittime hanno una caratteristica in comune che è rappresentata dalla solitudine, l'isolamento dal gruppo e l'estraneità in famiglia.
Un bambino che è chiuso in se stesso, non comunica con i genitori e può essere la vittima dal bulletto della classe, ma anche il bullo è "solo" e vive in una famiglia dove manca la comunicazione.
I genitori hanno un ruolo fondamentale perchè un bambino che ha paura di parlare con loro, non si sente capito e apprezzato può facilmente essere preso di mira.
Mamma e papà dovrebbero aumentare l'autostima del bambino fin da molto piccolo, questo significa incoraggiarlo a sviluppare le proprie caratteristiche positive e le proprie abilità, stimolarlo a stabilire relazioni con i coetanei, a non isolarsi, soprattutto parlare, dialogare, discutere.
Bisogna fargli sentire che mamma e papà ci sono, qualunque cosa accada, è l'arma più potente che abbiamo per non farlo diventare una vittima del bullismo.
Per non instillare nel bambino il seme del bullismo bisogna comunicare con lui, insegnargli l'identificazione con gli altri,fargli capire le conseguenze delle proprie azioni.
Già dalla scuola materna, se fanno un dispetto a un loro compagno bisogna spiegargli che hanno provocato una sofferenza, cercare di fargli vivere l'esperienza dalla parte della "vittima".
Un altro aspetto fondamentale è che gli si insegni ad esprimere la propria rabbia in modo costruttivo e maturo, non assecondare sempre i bambini è molto utile per farli crescere rispettosi degli altri, bisogna dire no quando serve.
Anche gli insegnanti hanno un ruolo importante nel contrastare il bullismo: può essere utile far compilare agli alunni un questionario e organizzare una giornata di dibattito sul tema e incontri fra genitori, fra insegnanti e fra genitori e insegnanti.
Il momento della ricreazione e del pranzo sono i momenti in cui bisogna fare più attenzione perché il bullo può agire indisturbato. Elogi, ricompense e sanzioni possono modificare il comportamento degli studenti più aggressivi. Individuare degli studenti leader capaci di aiutare le vittime.
Insomma, l'alleanza genitori-insegnanti può essere molto forte e debellare il problema bullismo.
Può essere condivisa con bambini e ragazzi questa lista di comportamenti per scoraggiare i bulli:
- Raccontare ad un amico ciò che ti sta succedendo
- Non reagire alle provocazioni del bullo, fai finta di niente e allontanati, se vuole costringerti a fare ciò che non vuoi, rispondi "NO" con voce decisa.
- Se gli altri pensano che hai paura del bullo e stai scappando da lui, non preoccuparti. Ricorda che il bullo non può prendersela con te se non vuoi ascoltarlo.
- Il bullo si diverte quando reagisci, se ti arrabbi o piangi, se ti provoca, cerca di mantenere la calma, non farti vedere spaventato o triste. Senza la tua reazione il bullo si annoierà e ti lascerà stare
- Quando il bullo ti provoca o ti fa del male, non reagire facendo a botte con lui, se fai a pugni, potresti peggiorare la situazione, farti male o prenderti la colpa di aver cominciato per primo.
- Se il bullo vuole le tue cose, non vale la pena bisticciare, al momento lasciagli pure prendere ciò che vuole però poi raccontalo subito ad un adulto.
- Fai capire al bullo che non hai paura di lui e che sei più intelligente e spiritoso, lo metterai in imbarazzo e ti lascerà stare.
- Il bullo ti provoca quando sei da solo, se stai vicino agli adulti e ai compagni che possono aiutarti, sarà difficile che si avvicini
- Per non incontrare il bullo puoi cambiare la strada che fai per andare a scuola, durante la ricreazione stai vicino agli altri compagni o agli adulti, utilizza i bagni quando ci sono altre persone.
- Ogni volta che il bullo ti fa del male scrivilo sul tuo diario, ti aiuterà a ricordare meglio come sono andate le cose
- Subire il bullismo fa stare male, parlane con un adulto di cui ti fidi, con i tuoi genitori, con gli insegnanti, con il tuo medico.
- Se sai che qualcuno subisce prepotenze, dillo subito ad un adulto, questo vuol dire fare la spia ma aiutare gli altri. Potresti essere tu al suo posto e saresti felice se qualcuno ti aiutasse.
Per capire se i nostri figli subiscono soprusi da un bullo, ci sono dei segnali che possono essere sintomo di questo fenomeno: trovano scuse per non andare a scuola o voler essere accompagnati, fanno frequenti richieste di denaro, sono molto tesi, piagnucolosi e tristi dopo la scuola, hanno lividi, tagli, graffi o strappi negli indumenti, dormono male o bagnano il letto, dicono di non avere nessun amico, rifiutarsi di raccontare ciò che avviene a scuola.
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