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Omofobia nelle scuole, parte il programma della Regione Lazio |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 14 Ottobre 2014 16:13 |
La Regione Lazio ha stanziato 120 mila euro per il bando antiomofobia che sarà destinato alle scuole superiori della Regione: il progetto coinvolgerà 50 istituti e 25.000 ragazzi in tutto il Lazio ed è la più grande iniziativa di questo tipo mai realizzata in Italia.
Ci saranno percorsi di ricerca, formazione e comunicazione anche attraverso i social network e coinvolgeranno i ragazzi, gli insegnanti e i genitori. Un team composto da psicologi, formatori, analisti ed esperti in comunicazione analizzeranno gli ambienti scolastici, individueranno gli episodi di discriminazione e bullismo, e diffonderanno tra i ragazzi progetti multimediali di cui i ragazzi stessi saranno in parte autori.
I progetti si svolgeranno durante tutto l'anno scolastico 2014-15 e dalla Regione arriva un messaggio forte, non lasciamo solo nessuno, come si legge nel comunicato stampa, non lasceremo mai solo chi viene discriminato perché lesbica o gay nelle nostre città e nelle nostre scuole, dobbiamo continuare a lottare contro l’ignoranza e il pregiudizio, perché tutte e tutti siano liberi e felici di essere se stessi. Le discriminazioni non devono aver cittadinanza, il rispetto dell’individualità è sacro.
Due sono i progetti per l'educazione alla diversità nelle scuole, partono nel Lazio e a Siracusa, la regione guidata da Zingaretti, ha reso noto di avere stanziato centoventimila euro per la realizzazione di progetti contro la discriminazione.
Il progetto nasce in in collaborazione con le associazioni lgbt, tra cui il circolo Mario Mieli, Agedo, Libellule, la Rete Genitori Rainbow, Di'Gay Project e il Gay Center.
Dalla regione hanno spiegato che è un passaggio di testimone importante per dare una risposta ampia e organizzata al fenomeno dell'omofobia insieme a chi ogni giorno è vicino a queste realtà.
Sono stati premiati quattro progetti presentati da alcune associazioni in difesa delle persone lesbiche, gay e trans.
Il progetto di Siracusa invece ha il patrocinio del comune, su stimolo di Arcigay Siracusa, ed è previsto nelle scuole del comune siciliano.
Il progetto si chiama "L’altro da me" ed è destinato alle quinte elementari e prime medie per permettere ai più piccoli di affrontare, come meglio si addice a bambini di quell'età, le questioni legate alle differenze e alla cultura dell'uguaglianza.
Armando Caravini, presidente del circolo Arcigay, crede nell'importanza di farsi promotori di uguaglianza e diritti civili, nelle scuole come nelle istituzioni.
Nel corso dell’anno scolastico si dovrebbe anche proseguire il percorso avviato l’anno scorso con le scuole superiori, come già da tempo fa l'associazione Stonewall GLBT che quest'anno, coinvolgerà anche le terze e alcuni istituti comprensivi.
Tutti i progetti si avvalgono del supporto di professionisti ed esperti che mettono a disposizione dei ragazzi le loro competenze per affrontare il pregiudizio e le questioni legate all’orientamento sessuale e all'identità di genere.
Tiziana Biondi, presidente di Stonewall ha dichiarato che questo è un impegno che portano avanti con le loro sole forze, spesso incontrando molte difficoltà, ripagate però dall'attenzione e dall'insaziabile voglia di sapere e confrontarsi dei ragazzi.
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