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Il respiro sibilante e asma nei bimbi può avere una causa genetica |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Lunedì 13 Ottobre 2014 10:13 |
Si chiama wheezing o ''respiro sibilante o fischio'' è una patologia molto comune nei primi anni di vita dei bambini, che si manifesta almeno una volta soprattutto tra i 2 e i 5 anni: di questi, solo il 30% svilupperà poi asma bronchiale, mentre nel 60% dei casi si risolverà entro l'età scolare.
Pochi giorni fa a Philadelphia, in occasione dell'ID Week, appuntamento annuale per gli infettivologi di tutto il mondo, Susanna Esposito, Direttore dell'Unità di Pediatria ad Alta Intensitàdi Cura della Fondazione IRCCS Ca' Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Presidente WAidid, World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders, ha presentato i risultati di uno studio.
La ricerca ha dimostrato potenziali correlazioni tra il rischio di sviluppo di wheezing ricorrente in età pediatrica e la presenza di specifiche variazioni di alcuni geni che servono a regolare le funzioni del sistema immunitario. Lo studio ha preso in esame il ruolo che hanno i diversi virus in associazione con variazioni genetiche e la loro importanza nel determinare la ricorrenza degli episodi di wheezing.
Nello studio sono stati esaminati 119 bambini non affetti da patologie croniche, ricoverati per il primo episodio di bronchiolite e 119 soggetti di pari sesso ed età con un'anamnesi silente per patologia respiratoria, selezionati all'interno di un campione di pazienti ambulatoriali durante il periodo dello studio.
Entrambi i gruppi sono stati seguiti per due anni e i risultati mostrano che la suscettibilità alle infezioni e il loro decorso varia in da soggetto a soggetto ed è comune osservare che vi sono individui che non si ammalano mai di una forma infettiva e vanno rapidamente incontro a guarigione, e altri che si ammalano spesso e che, anche in caso di malattie teoricamente banali, guariscono con un decorso clinico non privo di problemi.
L'autrice dello studio, Susanna Esposito, spiega che queste differenze trovano spiegazione in moltissime variabili, possono anche dipendere da diversità strutturali di certi geni.
Queste varianti genetiche sono trasmesse ereditariamente e molte di esse portano alla formazione di proteine meno efficienti, se queste sono coinvolte nei meccanismi di difesa, tutti i membri di una stessa famiglia portatori della stessa anomalia genetica saranno maggiormente esposti alle infezioni rispetto a coloro che appartengono a famiglie dove le stesse varianti non sono presenti.
La ricerca ha evidenziato una chiara relazione tra il rischio di wheezing ricorrente e i polimorfismi di alcuni geni coinvolti nella risposta immune.
Saranno comunque necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati, i dati potrebbero comunque essere utili per una precoce identificazione dei soggetti a più alto rischio nello sviluppo di episodi ricorrenti di wheezing e di asma successivamente.
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