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Coperture vaccinali in calo in Italia e le malattie debellate potrebbero tornare |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 09 Luglio 2014 13:43 |
Esistono delle campagne anti-vaccinazioni che impazzano sul web e vanno però a discapito della salute della popolazione: sono state già denunciate negli Stati Uniti dove, dopo anni senza morbillo, quest’anno la malattia infettiva dell’infanzia è ricomparsa colpendo e mettendo in pericolo dei giovani adulti.
In Italia purtroppo il rischio è lo stesso ed esiste la possibilità di un ritorno delle malattie infettive per cui in passato si moriva o si restava segnati per gli anni successivi. All’assenza di copertura vaccinale si aggiunge l’allarme dell’antibiotico-resistenza che non incide, di per sé, sulla malattia virale ma sulle eventuali complicazioni batteriche.
La prima responsabilità è dei gruppi anti-vaccinazioni che fanno campagne mediatiche denigratorie e la loro capacità di occupare nei motori di ricerca le prime 25-30 posizioni quando si inseriscono parole come “vaccini”, “influenza”, “morbillo” e così via. Le coperture vaccinali, sono distribuite in modo non uniforme sul territorio italiano e sono in forte calo, con picchi negativi che in alcune zone raggiungono il -25% della copertura per morbillo e rosolia.
La denuncia parte da Michele Conversano, presidente della Società italiana d’igiene (Siti), che paventa il riemergere di nuovi focolai di malattie quasi debellate.
La Siti, insieme al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, hanno creato da circa un anno un portale informativo sui vaccini.
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha spiegato come sia facile pensare: io il vaccino a mio figlio non lo faccio, lo farà il mio vicino di casa, ma bisogna fare attenzione perchè solo con una copertura completa sono state debellate, in Italia, poliomielite e vaiolo.
Se la copertura è insufficiente, le malattie ritornano. In Italia non vige l’obbligo di profilassi per malattie come morbillo e rosolia che, nonostante sembrino innocue, possono avere conseguenze anche molto gravi.
Il morbillo può complicarsi in situazioni anche mortali mentre la rosolia può portare malformazioni al feto se colpisce una donna in gravidanza.
Per essere efficace la copertura vaccinale dovrebbe almeno coprire il 95% dei bambini e purtroppo la realtà italiana è diversa: si differenzia molto da regione a regione.
La copertura è maggiore al nord (Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana raggiunge il 90-92% di copertura), mentre è dispersiva al sud (in Campania siamo all’80% del totale).
Per le quattro vaccinazioni obbligatorie (difterite, tetano, poliomielite e epatite B) si stanno verificando pericolose falle perché ormai pochi ricordano (essendo stata debellata) che cosa significa poliomielite, come si muore di difterite e di tetano, quale futuro può avere (fino al cancro) un fegato infettato dal virus dell’epatite B.
Non essendo presente un obbligo, se un genitore si rifiuta di far vaccinare il figlio, in almeno cinque regioni italiane non sarà sottoposto a sanzioni e potrà aspettarsi, al massimo, di venir chiamato per un colloquio informativo presso la Asl di appartenenza.
Il Piemonte, Emilia-Romagna, Friuli e Toscana hanno tolto la sanzione amministrativa, l’obbligo vaccinale è stato del tutto sospeso in Veneto, in base a un progetto pilota come spiega Antonio Ferro, responsabile della campagna “VaccinarSi” della Siti.
Approfondimenti: Portale informativo sulle vaccinazioni
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