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Trapianto midollo: nuova tecnica permetterà ai genitori di essere i donatori |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 18 Giugno 2014 13:42 |
L'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha messo a punto una nuova tecnica che permetterà di fare dei trapianti di midollo nei bambini usando come donatori gli stessi genitori.
Questa nuova metodologia, che è stata pubblicata su "Blood", è stata testata con successo su circa 70 bambini affetti da tumori del sangue, oltre a un’altra trentina di piccoli pazienti con malattie del sistema immunitario o del sangue (dall'Immunodeficienza Severa alla Talassemia).
Con questa tecnica le cellule del donatore vengono “ripulite” eliminando soltanto quelle che causano le maggiori complicazioni per l’intervento, così il donatore può essere sia il padre che la madre. Alice Bertaina, responsabile dell’unità trapianti di midollo dell’Ospedale Bambino Gesù, spiega che, eliminate le cellule “cattive”, rimangono un gran numero di cellule “buone” che proteggono il trapiantato dalle infezioni, specie nei primi mesi dopo l’intervento.
Questo permette di ottenere una percentuale di successi pari a quella che si otteneva cercando un donatore compatibile.
Franco Locatelli, responsabile di Oncoematologia dell’Ospedale, ribadisce che con questa tecnica si può offrire la speranza di un trapianto per tutti e per tutte queste malattie.
I bambini con malattie rare, leucemie e tumori del sangue da oggi potranno quindi essere curati anche con il midollo dei propri genitori, questa sembra essere la nuova frontiera del trapianto midollare.
La grande vittoria è stata superare la barriera dell'incompatibilità tra donatore e ricevente, come dichiara la dottoressa Alice Bertaina, responsabile del gruppo di ricerca.
La sperimentazione è durata quattro anni e i ricercatori hanno iniziato in laboratorio nel 2010 e il primo intervento è arrivato pochi mesi dopo.
Fino ad oggi i bambini che avevano bisogno di un trapianto di midollo potevano contare solo su fratelli o sorelle immunogeneticamente compatibili, ma la possibilità che due fratelli siano identici tra loro è solo del 25%.
Grazie ai registri dei donatori di midollo osseo, sono più di 20 milioni i donatori volontari, ma il 30-40% dei pazienti non trova un donatore idoneo.
Questo metodo di trapianto di cellule staminali consente di avere oltre il 90% di probabilità di cura definitiva, e di ottenere una percentuale di successi confrontabile a quella che si aveva cercando un donatore compatibile.
Il protocollo messo a punto nei laboratori rappresenta una pietra miliare nella terapia di molte patologie del sangue ed è destinato a incidere radicalmente sulla loro storia naturale.
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