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I bambini sono i più colpiti dalle allergie alimentari |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 20 Maggio 2014 13:33 |
Nel nostro paese, è allarme allergie alimentari, venerdì scorso si è aperto, a Loreto, la due giorni sulle allergie alimentari dal titolo "Le reazioni avverse agli alimenti dalle ipersensibilità alle intolleranze alimentari”, organizzata dalla Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica, Sezione Regionale Umbria-Marche e dalla UOC di Allergologia di Civitanova Marche.
La diffusione di allergie ha raggiunto negli Stati Uniti e nei paesi occidentalizzati dimensioni quasi epidemiche: oggi rappresenta una delle maggiori cause di anafilassi, con reazioni che mettono in pericolo di vita.
Questi dati, purtroppo aumentano sempre di più e si stima che attualmente ne siano coinvolti circa il 9-10% a livello pediatrico e 2-3% nella popolazione adulta. Le intolleranze alimentari sono ancora più comuni, i sondaggi indicano che il 25% della popolazione crede di avere qualche tipo di intolleranza alimentare.
In Italia, i bambini sono il 7% ossia circa 600.000 soggetti, mentre gli adulti sono il 2-3%, pari a circa 1.300.000 pazienti
Sia l’allergia che l’intolleranza alimentare sono espressioni di “sensibilità al cibo” ed entrambe possono provocare sintomi piuttosto gravi.
Nel caso dell'allergia il sistema immunitario reagisce ad un cibo specifico, causando sintomi immediati (il prurito, eruzioni cutanee e gonfiore).
A volte questa reazione può essere così grave da provocare uno shock anafilattico potenzialmente letale.
L’intolleranza alimentare non coinvolge il sistema immunitario, è una reazione avversa ad un cibo specifico, i sintomi possono essere fastidiosi ed in alcuni casi severi, ma non espongono a pericolo di vita.
La complessità di queste patologie richiede competenze di alta specializzazione e l’interazione tra più figure professionali (allergologi, gastroenterologi, pediatri, nutrizionisti) per garantire un approccio diagnostico e terapeutico mirato e l’attuazione di misure preventive efficaci.
Tra le allergie alimentari è molto diffusa l’ipersensibilità verso l’Anisakis, parassita che viene a contatto con l’organismo quando si mangia pesce crudo, marinato o poco cotto.
Tra gli alimenti introdotti da latri paesi alcune spezie, come i semi di sesamo, che ormai sono entrati a far parte della nostra alimentazione quotidiana possono provocare reazioni molto gravi.
Il congresso prevede il contributo di specialisti di livello nazionale ed internazionale, è quello di inquadrare le principali reazioni avverse ad alimenti (ipersensibilità, intolleranze enzimatiche e non, malattia celiaca, reazioni da tossicità).
Ha evidenziato le novità utili per il percorso diagnostico e fornendo gli strumenti appropriati per una gestione terapeutica e preventiva ottimale.
Le allergie più frequenti si verificano in età pediatrica e adolescenziale, durante i primi anni di vita le allergie più comuni sono al latte e alle uova, ma generalmente si superano con l’avanzare del tempo e i bambini le tollerano spontaneamente.
Per quanto riguarda gli adulti, frutta a guscio e pesce sono i più pericolosi. I soggetti a rischio di anafilassi devono sempre portare con sé una siringa auto iniettabile di adrenalina per autogestire eventuali emergenze
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