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Bambini italiani sanno navigare in internet, ma non sanno nuotare |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Domenica 13 Aprile 2014 09:42 |
Ogni anno quasi cento bambini ( al di sotto dei 14 anni) muoiono annegati, lo denuncia la Società Italiana Medici pediatri durante i Capri Campus pediatrici 2014: i dati che riguardano le morti per annegamento sono troppo elevati.
Nel mese di luglio verrà istituita la "Settimana nazionale dell’acquaticità" con la collaborazione del Ministero della Salute, le iniziative saranno presenti in tutta Italia per sensibilizzare i cittadini sulla sicurezza nelle acque.
Per sette giorni in venti località balneari del Paese due pediatri Simpe terranno altrettanti corsi giornalieri in spiaggia, al mattino e al pomeriggio: 90 minuti in cui chiunque, dalle nonne ai genitori, potrà imparare le tecniche base di salvataggio. In un Paese come il nostro, con 7.500 chilometri di coste disseminate fra la penisola e le molte isole, solo poco più della metà dei bimbi è capace di nuotare abbastanza bene da potersela cavare in un’eventuale situazione di pericolo.
I bambini sono infatti abilissimi a navigare in internet, ma un bambino italiano su due ha paura dell'acqua alta, spesso perché non sa nuotare o riesce appena a mantenersi a galla: il 43% degli under 14, infatti, non ha mai imparato a nuotare davvero bene e potrebbe trovarsi in difficoltà nell'acqua del mare, di un lago o anche in una piccola piscina.
A Capri la Simpe ha avviato un percorso di formazione per i pediatri: 200 medici di tutta Italia apprenderanno le corrette tecniche di salvataggio diventandone “ambasciatori” nelle loro Regioni, per diffonderle a colleghi e genitori dei loro pazienti.
Sul sito della Simpe saranno presto disponibili materiali dedicati a bambini e adolescenti, per insegnare loro a prevenire l'annegamento.
Il primo messaggio fondamentale per tutti i genitori, perciò, è che i bambini devono imparare a nuotare prima possibile.
Il nuoto è un'attività che può essere praticata fin dalla primissima infanzia, questo perché l'acqua è l'elemento naturale per eccellenza per i bambini molto piccoli: sì ai corsi di acquaticità assieme alla mamma fin dai primi mesi, dunque.
I pediatri sono favorevoli anche ai corsi in vasca con l'istruttore per i più grandicelli, per essere in grado di galleggiare e nuotare già prima di andare alla scuola materna.
Solo così i bambini saranno in grado di fare un bagno in mare, al lago o in piscina con maggior tranquillità.
L'annegamento, tuttavia, può colpire chi non sa nuotare, ma può essere anche la conseguenza di un incidente o un malore: in questi casi è necessario che i soccorritori sappiano che cosa fare per intervenire al più presto nel migliore dei modi.
La conoscenza delle tecniche di salvataggio in caso di annegamento è scarsa fra i genitori e non solo, le regole base dovrebbero invece essere note a tutti.
Bisogna posizionare la vittima in orizzontale, iniziando subito 2-5 ventilazioni artificiali per dare ossigeno, e fare poi un massaggio cardiaco con compressioni al centro del torace. Questo è il minimo indispensabile per tentare di salvare una vita.
Approfondimenti: Sito Internet della Simpe
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