Oggi un bambino su 88, è colpito da autismo, mentre trent’anni fa erano diagnosticati solo un caso ogni diecimila bambini, i dati sono in forte crescita. I motivi delle diagnosi maggiori sono racchiusi forse nel perfezionamento delle diagnosi. Un altro motivo è l’esposizione ai fattori ambientali nel periodo prenatale.

La tecnica innovativa si chiama della Array-CGH-Comparative Genomic Hybridization. Lo strumento principale per individuare la patologia, resta sempre l’osservazione dei bambini nel loro comportamento. Ciò che si deve meglio comprendere sono i circuiti neuronali di un individuo colpito da autismo.

Antonio Persico, direttore del Laboratorio di Psichiatria Molecolare e Neurogenetica del Campus Bio-Medico di Roma spiega: “La mappatura del Dna con Array-CGH ci permette d’individuare parti mancanti o parti in eccesso del codice genetico di una persona con una sensibilità cento volte superiore alle vecchie mappe cromosomiche, alla ricerca di quegli “errori” che ci permetteranno in futuro diagnosi più precoci e terapie più efficaci“.