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Tour in azienda Bauli: è l'ora della merenda! |
Bambini - Articoli |
Scritto da Carmela Pelaia Venerdì 14 Marzo 2014 11:10 |
Quando ero bambina, mia mamma mi preparava la merenda del pomeriggio con pane e zucchero, o pane e pomodoro. Tutto lì. Ma dal modo in cui prendeva la fetta e la poggiava sul tovagliolo, rigorosamente di stoffa, accompagnato da quella frase "mangia che ti fa bene", traspariva tutto l'amore che una mamma è capace di dare in un solo attimo della giornata. Ora i tempi sono cambiati, sono 'moderni', ma quell'antica magia non è sparita: c'è un prodotto buono buono, già pronto sì, ma fatto con tanto amore e professionalità, ed è la merendina.
Come mamma di tre bambini ero un po' scettica, ma dopo aver visitato una delle più grandi aziende del settore mi sono ricreduta, e che dire...quando ho visto la pasta madre per la lievitazione naturale sono quasi svenuta dall'emozione. Grazie alla visita organizzata da Aidepi, nella'mbito del progetto Merendine.it, in collaborazione con Inc e TTV, e Ore17 di TheTalkingVillage, i quali hanno promosso una bella iniziativa per far conoscere la genuinità delle merende nostrane facendo entrare le mamme blogger negli stabilimenti, e io personalmente in quello di Bauli a Verona.
Il tour è iniziato dal mio stomaco, nel senso che il profumo di merenda cotta al forno e colomba mi ha colpito fin dal primo istante, quando ancora ero all'ingresso. E questo profumo da 'paese dei balocchi' non mi ha più abbandonato. Come dicevo, la cella della pasta madre mi ha fatto riflettere: il procedimento di preparazione dell'impasto e della lievitazione è esattamente quello che noi mamme facciamo a casa (o tentiamo) quando prepariamo la torta della domenica. Solo tutto in quantità industriali. Questo tipo di lievitazione è ormai presente solo in poche aziende , ed è il cuore pulsante della croissanterie, in quanto la lievitazione non è una scienza esatta ma un processo naturale con molte variabili, dai raccolti diversi ogni anno all'alimentazione delle galline (allevate a terra!). Ogni 24 ore viene creato il lievito da quello precedente e lasciato riposare in celle apposite, attraverso le catene di distribuzione arrivano agli stampi, ai forni, alla farcitura, al confezionamento, al packaging, all'imballaggio per il trasporto e, in meno di 40 ore dall'arrivo delle farine, il prodotto parte per le varie destinazioni. Tutto rigorosamente controllato dal punto di vista organolettico, igienico, chimico e salutare.
La domanda sorge spontanea: ma perché quando compro il cornetto artigianale mi sembra più buono della merendina confezionata? Semplicemente perché l'artigiano sa rispondere in tempi più brevi ai gusti della sua zona, mentre l'azienda lo fa in tempi un po' più lunghi per adeguamento dei macchinari e delle linee di sicurezza, ma entrambi puntano alla soddisfazione del cliente. Il motto dell'azienda Bauli è "la qualità è un viaggio, non una destinazione", in cui si racchiudono tre requisiti fondamentali: la conoscenza della ricerca scientifica, riconoscere le esigenze dei consumatori che cambiano nel tempo, e la formazione tecnica del team di lavoro. A questo proposito, è stato interessante visitare il laboratorio chimico dove vengono analizzate le farine ancora prima di essere scaricate, le quali devono corrispondere ai rigidi criteri aziendali di lievitazione ed elasticità. Qualche dato: un milione di galline allevate a terra forniscono le uova, da 400mila mucche arriva il latte necessario per il burro di panettoni e pandori, 1000 persone lavorano all'interno dell'azienda, il peso della merendina è tra i 30 e 50 grammi con una media tra 130-180 calorie. Una merendina contiene carboidrati (sotto forma di amido e zucchero), proteine, grassi, ma in base alla ricetta utilizzata anche ferro, calcio, fibre, vitamine. Una particolarità: la lista degli ingredienti sulla confezione non è ancora obbligatoria, ma l'azienda ha già provveduto da tempo per una comunicazione trasparente con i propri consumatori. In conclusione, la merendina (che non ha mai risentito di cali nelle vendite da quando è nata) mantiene il suo posto nell'alimentazione di grandi e piccini, grazie alla sicurezza e alla bontà delle materie prime, alle tecnologie avanzate che si traducono in sofficità e adeguamento, ascolto alle richieste delle mamme per i loro figli. L'open day in Bauli è stata organizzata da Aidepi, l'Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, nell'ambito del progetto Merendine.it, in collaborazione con Inc, Ttv e The Talking Village. Grazie, Bauli! |
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