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Il Carnevale può essere una fonte di disagio per i bambini |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Martedì 25 Febbraio 2014 08:54 |
In questo periodo possiamo vedere, in giro per le strade, molti bambini con le maschere più diverse, ma il Carnevale può rivelarsi un'insidia per alcuni bimbi: il tradizionale gioco del travestimento può infatti non essere del tutto capito dai bambini e per alcuni, c’è in agguato una vera e propria fobia.
Spesso il passaggio temporaneo da realtà a finzione non è immediato, e la festa può trasformarsi in fonte di disagio per i più piccoli, lo spiega Simonetta Gentile, responsabile di Psicologia clinica dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Agli occhi del piccolo cambiare l'identità, anche se solo per gioco, rimane comunque una funzione legata al mistero e al significato metaforico, il mascheramento non viene subito capito e a volte può anche trasformarsi in fonte di disagio e di spavento. Questo accade soprattutto per chi non ha la piena consapevolezza del confine che intercorre tra realtà e finzione. Nella prima infanzia, alcuni bambini particolarmente sensibili possono anche essere molto turbati tanto da aver paura delle maschere.
Questa fobia è simile a quella delle bambole, dichiara Gentile e occorre essere certi che il bambino possa comprendere il "gioco" di assumere una identità temporanea diversa dalla propria, in un contesto in cui tutti sanno che si sta fingendo in spazi e tempi ben definiti.
Se non si rispettano queste accortezze, si corre il rischio di imporre qualcosa di sgradevole che ancora il bambino non può del tutto comprendere.
La prima regola è niente forzature altrimenti si rischia di correre il rischio di far soffrire il bimbo, il consiglio è di dosare con attenzione ciò che può essere divertente.
Mentre i più grandicelli amano travestirsi da personaggi famosi di film e fumetti: aiutiamoli a scegliere personaggi che rispecchino valori positivi, senza spendere una fortuna per la maschera.
Anche perchè la fantasia del bambino è in grado di compensare ogni mancanza rispetto al costume perfetto, proprio questa compensazione artigianale, può rappresentare un momento di condivisione con amici e genitori.
Costruire il travestimento assieme a loro sarà divertente, un momento di allegria condivisa e soddisfazione.
Inoltre potrebbe essere l’occasione per far esercitare i bambini in azioni concrete (scegliere stoffe e cartoncini, tagliare, cucire e incollare), magari dopo aver visto le immagini su libri e computer, al fine di integrare il concreto e il virtuale, la realtà e la fantasia.
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