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Meno raggi X per i bimbi malati di cuore, grazie alla mappatura 3D |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Venerdì 21 Febbraio 2014 13:11 |
L'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nelle sedi di Palidoro e Santa Marinella, ha sperimentato una nuova tecnica che permette ai bambini malati di cuore di assorbire meno raggi X : la nuova tecnica è una mappatura tridimensionale. La metodologia consente ai piccoli di sottrarsi ai rischi derivanti dall'utilizzo delle radiazioni da fluoroscopia.
I primi test di successo, in due interventi di ablazione transcatetere portati a termine dall'équipe guidata da Fabrizio Drago: i due bambini erano affetti da tachicardia parossistica sopraventricolare (una forma di aritmia che fa accelerare il cuore improvvisamente determinando palpitazioni e malessere generale), l'intervento è perfettamente riuscito.
Drago ha spiegato che questa nuova tecnologia avrà un impatto terapeutico imponente, perché renderà più semplice il mappaggio delle camere cardiache anche per l'operatore meno esperto, riducendo al massimo il tempo di esposizione del bambino ai raggi x, potenzialmente pericolosi per la salute. Le immagini del cuore vengono acquisite in meno di un secondo, all'inizio della procedura interventistica, si integrano con la ricostruzione tridimensionale del cuore determinata dal contatto sulla sua parete interna del catetere mappante. Sul monitor del nuovo apparecchio 3D, il catetere mappante è rappresentato con un'animazione e naviga all'interno dell'immagine fluoroscopica del cuore, registrata precedentemente con precisione millimetrica rispetto ai movimenti eseguiti dall'operatore.
Questo nuovo sistema 3D è stato applicato in Italia per la prima volta in due interventi di ablazione transcatetere, effettuati nell'Unità Operativa di Aritmologia Pediatrica del Bambino Gesù di Palidoro e Santa Marinella.
I due piccoli pazienti su cui c'è stata la sperimentazione, sono stati operati con successo dall’equipe guidata da Fabrizio Drago che ha espresso grande soddisfazione per la messa a punto della nuova tecnologia che avrà un impatto terapeutico imponente: sarà in grado di rendere più semplice il mappaggio delle camere cardiache anche per l’operatore meno esperto, riducendo al massimo il tempo di esposizione del bambino ai Raggi x, potenzialmente pericolosi per la salute.
Le aritmie cardiache sono un problema anche per i giovani: sono un dramma perchè se scoperte per tempo li limitano in molte attività della loro vita, se invece non sono scoperte per tempo possono stroncarli nel pieno di una corsa tra amici o di una partita.
Applicato per la prima volta per eseguire due interventi di ablazione transcatetere, questo nuovo metodo aiuta il medico nell’intervento di chirurgia che brucia letteralmente la parte malfunzionante del cuore che produce gli impulsi sregolati.
I giovani pazienti finora operati in questa maniera, e con l’ausilio della nuova mappatura 3D, oggi stanno di nuovo bene. Il sussidio visivo tridimensionale permette al medico di capire esattamente dove si trova l’anomalia, di capire la strada tramite cui arrivarvi e di operare in sicurezza senza perdere minuti preziosi alla ricerca. La nuova tecnica potrà inoltre aiutare molti medici a diagnosticare anomalie simili nei giovani atleti, salvandoli per tempo da una morte improvvisa. Non è facile, per un medico, decidere di intervenire, nel campo delle aritmie, nel modo più efficace e allo stesso tempo meno aggressivo possibile. Il documento internazionale, pubblicato da poco, riassume tutte le conoscenze attuali sulle aritmie in età pediatrica e contiene le direttive sul corretto trattamento dei piccoli pazienti affetti da queste patologie. Questo è uno strumento al quale il medico può ricorrere quando deve prendere decisioni terapeutiche non facili, in cui è più complessa la valutazione del rapporto rischio-beneficio.
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