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Bambini iperprotetti e controllati saranno meno espressivi e loquaci |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 21 Gennaio 2014 15:36 |
I bambini di oggi sono meno creativi dei loro genitori e dei loro nonni e il motivo di questo è che i piccoli sono impegnati in troppe attività organizzate, strutturate e supervisionate dagli adulti, non vengono lasciati liberi di giocare tra loro, specie fuori casa e questo perché i genitori di oggi hanno sempre più paura di lasciarli liberi.
Lo spiega lo psicologo Peter Gray del Boston College, che cita anche i dati di un recente studio pubblicato sul "Creativity Research Journal" da Kyung Hee Kim del College of William and Mary in Virginia.
Questo College ha analizzato i punteggi totalizzati ad una serie di test per la misura della creatività (Test di Torrance sul pensiero creativo) da bambini nati in diversi anni, su un arco di parecchi decenni, documentando nelle ultime 2-3 decadi il costante declino della creatività. L'iniziale notevole declino è stato tra 1984 e 1990 e da lì in poi il trend negativo è continuato senza sosta, i dati mostrano che i bimbi sono divenuti emotivamente meno espressivi, meno energici, meno loquaci, con un minore senso dell'umorismo e minore immaginazione, meno vitali e non convenzionali, meno capaci di collegare tra loro cose apparentemente irrilevanti e anche di vedere le cose da una prospettiva differente.
Tutti gli aspetti della creatività del bambino sono quindi in forte crisi, in particolare il più importante, il cosiddetto "indice di elaborazione creativa".
Questo indice serve a testare la capacità di partire da una certa idea e creare da quella qualcosa di nuovo. Ma perchè è successo?Secondo Peter Gray, la crisi della creatività viene in buona parte dal generale declino delle opportunità dei bambini di giocare liberamente e dal fatto che i bimbi sono sempre più diretti dagli adulti.
Gray ha di recente affrontato il tema sulla rivista americana "Psychology Today" scrivendo che i bambini sono stretti tra mille attività scolastiche e non pagano la mancanza di tempo per annoiarsi, o per avere la libertà di coltivare hobby o immergersi in avventure di loro creazione.
Oggi non c'è tempo per il gioco sociale e libero: rispetto al passato, quando i bambini si vedevano fuori casa per giocare insieme senza il controllo dei genitori, i bambini di oggi si incontrano meno di frequente e quando lo fanno sono sempre sotto la supervisione di un adulto che li organizza.
Gray afferma che stiamo privando sempre di più i bambini dell'opportunità di inventarsi da soli i propri giochi e avventure. Egli cita un esempio: alle feste di compleanno, è popolare l'uso degli animatori che intrattengono gli amichetti del festeggiato e gli organizzano i giochi.
Questo non è necessario perché i bambini sanno di divertirsi da soli se lasciati liberi di farlo.
Secondo l'esperto, questa è la ragione principale della crisi del pensiero creativo: i bambini sono troppo protetti e impossibilitati a gestire la propria vita, anche perché i genitori sono sempre più ansiosi ed hanno una percezione distorta dei pericoli che i propri figli possono correre se lasciati liberi di giocare e crescere con un pò di autonomia.
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