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Neonati prematuri: il tocco della mamma stabilizza le loro condizioni di salute |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 08 Gennaio 2014 15:06 |
Le statistiche dell’OMS, in Italia, rivelano quasi il 7% di bambini nati prematuri, o pretermine e negli ultimi vent’anni, i casi sono aumentati in maniera notevole, sono inoltre una delle prime cause di morte neonatale.
La maggior parte delle nascite premature avviene prima della 36ma settimana, ma vi sono casi molto gravi in cui avviene intorno alla 28ma e i bambini necessitano di farmaci specifici, ma secondo uno studio condotto in Israele, la miglior cura è il tocco della mamma.
Questa particolare cura che offre benefici immediati e vantaggi che durerebbero anche per i successivi dieci anni, la ricerca, condotta dalla dott.ssa Ruth Feldman, professoressa alla Bar-Ilan University, ha valutato l’impatto del contatto fisico della mamma sui neonati prematuri. In questo studio, è stata presa in considerazione la “Kangaroo Care” (KC) in rapporto alla classica incubatrice.
La KC è una tecnica ideata nel 1978 dal professore di neonatologia, dr. Edgar Rey Sanabria: i bambini nati pretermine indossano solo un pannolino e un cappello, e vengono messi in posizione fetale sul petto della mamma, a contatto con la pelle.
Questo metodo è stato originariamente sviluppato per gestire il rischio di ipotermia nei bambini nati prematuramente in Columbia, dove hanno lottato con la mancanza di accesso alle incubatrici.
Si utilizza il calore del corpo della madre per mantenere i loro bambini al caldo. Così come un canguro (da qui il nome Kangaroo), il piccolo viene protetto da una sorta di involucro elastico, la mamma ha la possibilità di starci a contatto diverse ore al giorno (o quanto sceglie lei) e di allattarlo esclusivamente al seno.
Questa pratica è purtroppo sconosciuta in Italia, ma viene invece altamente raccomandata dall’American Academy of Pediatrics.
In questo studio, 73 mamme hanno seguita la tecnica Kangaroo Care per un’ora al giorno, per due settimane, come controllo, altrettante madri hanno sottoposto i loro bambini alle cure standard di un’incubatrice.
Ogni bambino è stato seguito per sette volte nei successivi dieci anni e i ricercatori hanno così potuto scoprire come, nel corso del primo semestre di vita, le madri del gruppo Kangaroo care siano riuscite a ottenere un comportamento più materno nei confronti dei loro bambini.
Anche i loro figli ne hanno tratto giovamento: hanno dimostrato una migliore capacità cognitiva e abilità durante l’esecuzione di test condotti dai 6 mesi fino ai dieci anni di età.
Intorno ai dieci anni, infine, si è potuto notare come solo i bambini che avevano seguito la KC avevano una migliore risposta neuroendocrina allo stress, un migliore funzionamento del sistema nervoso autonomo e un maggiore controllo cognitivo.
Dalla ricerca che è stata pubblicata su "Biological Psychiatry" si è potuto mettere in evidenza come, ancor più che i farmaci, sia il contatto con la mamma la vera cura per un bambino prematuro.
Molto probabilmente questa è anche garanzia di salute di un bambino nato a termine. Questa ultima ipotesi è però ancora da verificare.
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