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I bambini italiani consumano troppi antibiotici

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Scritto da Tatta Bis

Lunedì 23 Dicembre 2013 14:29

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In seguito a studi emersi nella Consensus Conference della Sipps (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista "Pediatric Respiratory Reviews", si è riscontato che l'Italia è tra i paesi europei a più alto consumo di antibiotici in età evolutiva.

Tali antibiotici vengono spesso utilizzati per combattere le infezioni delle vie respiratorie : l'88,7% delle prescrizioni antibiotiche dei bambini sono effettuate dal pediatra o dal medico di famiglia (27,5%) e di queste, oltre il 33% interessano bambini in età prescolare.

Le motivazioni che spingono i medici a prescrivere tali farmaci sono diverse, ma in assoluto spiccano le pressioni da parte dei genitori che vogliono che i loro figli guariscano in fretta e dall’altro la difficoltà dei sanitari ad effettuare una diagnosi corretta.

Fondamentalmente però, il vero problema rappresentato da questa eccessiva somministrazione di farmaci (riscontrata con maggiore frequenza nelle regioni del Centro e del Sud rispetto a quelle del Nord), è che l'Italia risulta tra i Paesi europei con i livelli più elevati di antibiotico-resistenza, sviluppata soprattutto verso lo Streptococco, lo Stafilococco, l'Enterococco, l'Escherichia, la Klebsiella o la Pseudomonas.

Questa farmaco resistenza rende difficoltosa l’eradicazione di talipatologie e allo stesso tempo costringe i medici ad utilizzare farmaci più potenti con il rischio di aumentare gli effetti collaterali a carico dei pazienti.

A tale proposito i pediatri Sipps raccomandano un utilizzo giudizioso degli antibiotici e a loro si unisce l'Aiot (Associazione Medica Italiana di Omotossicologia).

Anche nel caso del virus influenzale, spesso soggetto a numerose mutazioni, come spiega l'Aiot, la strategia preventiva può rivelarsi efficace contro qualsiasi ceppo virale, consentendo di limitare l'uso di molti farmaci di sintesi(come appunto gli antibiotici) ai casi in cui siano effettivamente necessari.

Quindi precauzioni come il bere tanto, coprirsi bene ed utilizzare semplici antipiretici, possono in questo caso risolvere il problema evitando così l’uso di antibiotici che devono essere utilizzati solo in caso di complicanze.