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I rimedi antichi, per curare i malanni invernali nei bambini, sono efficaci |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 19 Novembre 2013 15:27 |
Le infezioni respiratorie ricorrenti nei bambini si possono e si devono prevenire: questo è il monito lanciato dai pediatri al "32° Congresso di Antibioticoterapia in Età Pediatrica", sì agli immunostimolanti, sia quelli che si acquistano dal farmacista al vecchio e naturale propoli.
Secondo studi recentissimi i rimedi naturali sono importanti anche per prevenire i malanni dell'inverno: importante assumere alimenti con la vitamina D (latte, burro, tuorlo d’uovo, salmone, tonno, aringhe, sgombro, sardine) e l’olio di fegato di merluzzo.
La domanda che tutti i genitori si fanno è fino a che punto è normale che i bambini si ammalino? Gli esperti rispondano che dalla fine del primo anno di vita fino all’inizio dell’età scolare il bambino sano va incontro ad almeno 5-6 episodi di infezione respiratoria per anno. Questo con punte che possono arrivare anche ad 8-9 in alcuni soggetti, lo ha evidenziato Susanna Esposito, direttore dell'Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura, Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano, e presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP).
Le ragioni sono tre: l'immaturità del sistema immunitario, la mancanza di qualsiasi precedente esperienza immunologica e la riduzione dell’efficienza delle difese dovuta ai precedenti episodi infettivi virali.
Nei primi anni di vita il bambino ha un sistema immunitario che non è ancora perfettamente in grado di far fronte all’azione lesiva dei diversi agenti infettivi.
La sua completa maturazione arriverà progressivamente nell’arco dei primi 3-4 anni di vita, così che durante tutto questo periodo il bambino è a maggior rischio di contrarre infezioni.
Anche quando il sistema immunitario è divenuto perfettamente funzionante, questo non presenterà alcuna memoria immunologica fino a che non avrà avuto il contatto iniziale con specifici agenti patogeni.
Per questo ogni prima infezione non può venire affrontata con la stessa capacità di controllo che ha chi ha già prodotto una memoria immunologica e può contrastare con una immediata risposta protettiva un successivo incontro con l’agente infettivo.
A differenza di ciò che succede agli adulti, le infezioni diventano, spesso malattia, contribuendo al problema delle infezioni ricorrenti.
Di solito sono infezioni delle vie aeree superiori, apparentemente banali, ma per la loro frequenza elevata, creano problemi medici, sociali ed economici non trascurabili.
Per questo la prevenzione ha un ruolo fondamentale. Come possiamo prevenire le infezioni?
Negli ultimi anni si sono diffuse molto le terapie alternative, sebbene siano pochissimi gli studi che realmente dimostrano una loro reale efficacia.
Ad esempio Echinacea e Propoli sono i preparati più usati, ma solo per il secondo vi sono dati raccolti in modo ineccepibile su un effetto preventivo.
Lo stesso vale per lo zinco, che però sembra avere un effetto solo in quei soggetti che sono carenti di questo minerale. Sono più valide le osservazioni sulla vitamina D che è considerata, oggi, non più solo un fattore di regolazione del metabolismo calcio-fosforico, ma un ormone che esercita molteplici attività di regolazione del sistema immunitario e la cui carenza può essere associata ad una più facile insorgenza di infezioni.
Sono molti gli studi che hanno dimostrato, infatti, una stretta correlazione tra carenza di vitamina D e rischio infettivo. Di recente è stato anche dimostrato che bambini che si ammalano molto spesso di otite media acuta sono frequentemente carenti di vitamina D e che il ripristino di valori normali riduce l’incidenza di nuovi episodi di malattia delle vie respiratorie.
Tra gli strumenti più efficaci per prevenire la diffusione di IRR vi è l’utilizzo degli immunostimolanti da assumere nel periodo di massimo rischio di insorgenza delle infezioni (immediatamente prima e durante il periodo invernale).
Uno studio condotto recentemente negli Usa ha valutato l’efficacia di uno specifico stimolante dell'immunità, l’OM-85 BV (Broncho-Vaxom), nella prevenzione delle infezioni ricorrenti in età pediatrica del tratto respiratorio.
Nel campione di bambini trattati per 6 mesi con OM-85 BV o con placebo, si è osservato che tra quelli trattati con OM85, il 32% ha avuto più di tre infezioni respiratorie nel periodo considerato, mentre il dato sale al 58% tra i soggetti trattati con placebo .
Esistono altri strumenti di prevenzione: il vaccino antinfluenzale (come dimostrato da diversi studi condotti in Italia negli ultimi anni, se utilizzato prima dell’inizio della stagione invernale riduce l’incidenza delle malattie) e il vaccino pneumococcico (utile per prevenire alcune forme respiratorie come l’otite media acuta e le polmoniti).
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