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Un bambino su cinque russa |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Giovedì 12 Settembre 2013 12:14 |
Il russamento viene considerato spesso un problema degli adulti, ma un bimbo su cinque russa mentre il 3% combatte con un disturbo più complesso, le apnee notturne e occorre quindi fare attenzione ai "segnali" lanciati dal piccolo durante il sonno: incubi, pipì a letto, iperattività durante il giorno o disattenzione a scuola.
Potrebbe infatti trattarsi di problemi del respiro che non vanno trascurati e per i quali potrebbe essere opportuna una visita con lo specialista (otorino, broncopneumologo).
Questi sono i consigli di Giovanni De Vincentiis, dell'Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e ha dichiarato che per molti anni la medicina ha studiato con attenzione soprattutto i problemi legati al russamento notturno nell'età adulta. Si riteneva, erroneamente, che le conseguenze negative delle difficoltà del respiro fossero soprattutto di quella fascia di età ed è stato necessario capire che la manifestazione della malattia era molto differente nel bambino rispetto all'adulto.
L'adulto che dorme male la notte è sonnolento nel corso della giornata, viceversa il bambino mostra iperagitazione. Esistono diversi disturbi del respiro nel sonno nei bambini, agli estremi ci sono il russamento semplice e le apnee, si inseriscono il russamento abituale, la sindrome delle aumentate resistenze respiratorie e l'ipoventilazione ostruttiva.
Le cause sono molteplici ed è già noto il legame di questi disturbi con altre patologie, come ad esempio la sindrome metabolica, i problemi al cuore e al sistema vascolare e gli episodi di Alte (eventi apparentemente rischiosi per la vita), caratterizzati da apnea, variazione del colorito cutaneo e del tono muscolare.
In età prescolare e scolare il disturbo del respiro nel sonno ha un impatto negativo sul rendimento scolastico, sull'atteggiamento relazionale e sul comportamento del bambino, come spiega ancora l'esperto, multifattoriale la genesi del problema, multidisciplinare deve essere pertanto la terapia, con il concorso di più specialità, mediche e chirurgiche (otorinolaringoiatria, ortodonzia, chirurgia maxillo-facciale, broncopneumologia, radiologia, pediatria, logopedia).
Per aiutare il bambino che russa e prevenire l'ingrossamento di adenoidi e tonsille può essere utile seguire dei piccoli accorgimenti come mantenere il giusto tasso di umidità degli ambienti, trascorrere del tempo all’aria aperta, tenere il naso del bambino sempre pulito, far eseguire al bimbo esercizi di respirazione per favorire la respirazione nasale, far visitare periodicamente il bambino da un otorinolaringoiatra.
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