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Bambini: quali sono gli alimenti sicuri da mettere in tavola? |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 29 Agosto 2013 10:13 |
Secondo i pediatri della Società italiana di pediatria (Sip), la prima regola è che i bambini devono mangiare cibi da bambini, si dichiarano contrari inoltre allo svezzamento troppo precoce e ai piatti da adulti preparati per risparmiare.
La seconda regola è la varietà dei cibi e si dichiarano favorevoli ai prodotti bio. Gli esperti hanno dichiarato che per i cibi biologici, la legge prevede controlli più restrittivi in termini di sicurezza delle materie prime.
La legislazione per gli alimenti destinati alla prima infanzia è molto restrittiva, in termini di sicurezza delle materie prime, ma quali sono le regole per mettere nel piatto cibi sicuri per i bambini piccolissimi? Gli esperti consigliano, per i bambini almeno fino ai 3 anni di vita, il consumo di alimenti per l'infanzia. Le leggi che disciplinano questi alimenti (la concentrazione di pesticidi ed elementi nocivi nella pasta) sono più severe di quelle destinate ai piatti per gli adulti.
I medici spiegano che una corretta alimentazione per i bambini è come un "vaccino" contro molte malattie che potrebbero svilupparsi in età adulte, da quelle metaboliche alle cardiache.
La pediatra Elvira Verduci, dell’Ospedale San Paolo di Milano ha spiegato che è bene osservare un principio di precauzione per i cibi dei bambini, questo perchè non ci sono dati tossicologici su molti contaminanti.
L’adultizzazione dei più piccoli è un problema rilevante, come sottolinea anche Claudio Maffeis docente di pediatria all'Università di Verona. I contaminanti tossici presenti nel cibo agiscono a tutte le età, ma sono più pericolosi nelle prime età della vita in cui l’organismo cresce rapidamente e si sta sviluppando da un punto di vista funzionale.
Queste sostanze agiscono sul bambino sin dalla vita intrauterina, causando conseguenze per la salute anche molto rilevanti e che solo recentemente sono state evidenziate: in un recentissimo studio condotto in California su bambini dai due ai sette anni di età è stata stimata l’esposizione a 11 composti tossici in base alla frequenza di assunzione di cibo riportata.
I risultati hanno mostrato che i livelli di benchmark sono stati superati da tutti i bambini. Quindi è bene prediligere alimenti a misura di bambino (anche nella preparazione e nella scelta delle ricette).
I pediatri propongono anche alcuni consigli pratici per la dieta dei più piccoli, per prima cosa non escludere i carboidrati, bisogna tenerli nella dieta e non limitare i grassi che devono essere il 40% dell’apporto complessivo fino a 3 anni d’età.
Vanno invece limitate le proteine al 15%, non oltre anche se i bambini oggi ne mangiano di più arrivando anche fino al 30%. Bisogna inoltre variare molto i cibi, non utilizzare sempre la stessa marca per evitare contaminazioni e fare muovere molto i bambini.
Il totale delle calorie non deve superare le 700 ad un anno e le 1100 a tre anni. Il responsabile dell’unità di dietologia clinica dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Giuseppe Morino, consiglia di preferire gli alimenti a basso contenuto di sale ed evitare le bevande zuccherate per dissetare i piccoli, associate a fattori di rischio cardiovascolare in età adulta.
I pediatri invitano infine a leggere bene le etichette e a stare attenti alle pubblicità ingannevoli.
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