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I bambini che vanno a letto presto saranno più intelligenti |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 16 Luglio 2013 15:27 |
Il sonno è un'attività fondamentale per il nostro cervello e per quello dei bambini in particolare. Secondo i dati raccolti da un recente studio britannico, i bambini che vanno a letto presto saranno più intelligenti: questo perchè un sonno regolare aiuta a sviluppare le capacità del cervello.
Secondo i ricercatori della London University College il sonno irregolare può avere degli effetti sullo sviluppo cognitivo dei bambini. La ricerca, pubblicata sulla rivista online "Journal of Epidemiology and Community Health", ha preso in considerazione 11 mila bambini di tre, cinque e sette anni.
Lo studio ha dimostrato che la mancanza di sonno regolare può danneggiare la capacità mentale di acquisire e memorizzare le informazioni, il poco sonno porta inoltre a disturbi dell’attenzione e nervosismo. Yvonne Kelly, coordinatrice della ricerca che lavora presso lo University College di Londra, spiega come nei bambini gli stimoli ambientali durante la veglia portano a cambiamenti plastici nel cervello, e le attività metaboliche associate rendono necessario il sonno.
Questo ha la funzione di smaltire l’attività cerebrale del giorno precedente e a prepararsi per apprendere nuove cose il giorno successivo.
L'importanza dei ritmi viene sconvolta se gli orari del riposo sono incostanti: la quantità di sonno necessaria varia da individuo a individuo e, nei bambini di 7 anni si stima che 10-11 ore su 24 siano sufficienti.
In Gran Bretagna il Millennium Cohort Study ha analizzato le abitudini di 11.178 bambini fra il settembre del 2000 e il gennaio del 2002, attraverso delle visite a domicilio periodiche, la prima delle quali al compimento dei 9 mesi, e poi a 3, 5 e 7 anni.
Ai genitori sono stati somministrati dei questionari sulle loro condizioni socio-economiche, le caratteristiche demografiche e le abitudini riguardanti il riposo e l'ambiente psicosociale circostante.
Al compimento dei 7 anni, i ricercatori hanno effettuato una valutazione cognitiva, dalla quale è emerso che i bambini che andavano a letto in orari irregolari o dopo le 9 di sera venivano nella maggior parte dei casi da ambienti sociali svantaggiati e mostravano punteggi più bassi per quanto riguarda i vari aspetti cognitivi.
Questo suggerisce che tre anni è un’età cruciale per lo sviluppo cerebrale e che da questa età in poi, il ritmo sonno veglia va rispettato il più possibile per evitare ripercussioni sulla salute per tutta la vita, come spiega Kelly.
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