Secondo con una ricerca pubblicata su "Archives of Disease in Childhood " chi è stato allattato al seno farà una carriera più brillante di quelli allattati artificialmente. Per giungere a questa conclusione sono stati esaminati oltre 17.000 fra bambini e bambine nati nel 1958 ed altrettanti nati nel 1970, ed è emerso che coloro che erano stati allattati al seno avevano raggiunto traguardi più importanti nel loro posizionamento sociale e professionale.

Il dottor Piercarlo Salari, pediatra di Consultorio a Milano e componente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), spiega che il latte materno non è solamente un sistema biologico formato da un insieme di macro e micro elementi ma è soprattutto un concentrato incredibile di cellule vive, sostanze che agiscono come ormoni, di fattori di crescita capaci di modulare i tempi ed i ritmi di crescita dei tessuti.

Infine ha la capacità di auto modificarsi nel tempo nella sua composizione e sapore per adattarsi alla crescita del bambino/a ed alle sue necessità.

Inoltre, secondo il dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente della SIPPS, ai vari fattori positivi legati all'allattamento al seno, quali lo sviluppo di una flora batterica che aiuti il sistema immunitario ad "orientarsi", va aggiunta la dimensione affettiva della relazione madre-figlio, che trova nell'intimo contatto che caratterizza ogni poppata un momento unico ed insostituibile che trasmette al piccolo sicurezza e fiducia in sé.

Nel corso degli anni l'industria farmaceutica ha condotto una dura battaglia per affermare l'uso del latte artificiale nella alimentazione del neonato, anche tentando ogni volta di arricchire il prodotto artificiale nella speranza di farlo diventare il più simile possibile al prodotto naturale ma, come ha detto il professore Di Mauro, tutti questi tentativi, nonostante i progressi fatti nella formulazione, sono falliti perché "nessun alimento riesce ad eguagliare le proprietà del latte materno, vero e proprio sistema biologico non riproducibile".

Fonte: Archives of Disease in Childhood