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Famiglia: petizione online di Equality per la libertà di scelta del cognome |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Venerdì 03 Maggio 2013 10:39 |
"Nel cognome della madre" è la campagna, partita oggi sul sito di Equality Italia, a sostegno della scelta dei cognomi. La petizione ha come scopo di chiedere al Parlamento italiano che sia approvata una normativa chiara sulla possibilità di scelta del cognome (quello del padre o della madre o di entrambe), per superare l'attuale legislazione non più al passo con l'attuale organizzazione sociale.
La battaglia è simbolica, come spiega Equality e serve a richiamare la politica ad intervenire nelle materie sul diritto di famiglia, di cui alla luce dei decenni passati, è necessaria una completa revisione.
Nei prossimi giorni sui social network si scatenerà la campagna decisa ieri dal Comitato nazionale di coordinamento di Equality Italia. La campagna consiste nel sollecitare gli utenti ad aggiungere al proprio cognome paterno, anche quello materno. La campagna nasce dopo le dichiarazioni del Presidente della Corte Costituzionale, Franco Gallo, su due fronti. Il primo è il riconoscimento dei diritti alle coppie gay, mentre il secondo è l'aggiunta del cognome materno.
Il Presidente della Consulta ha dichiarato che l'attuale disciplina che prevede l’attribuzione al figlio del solo cognome paterno costituisce il retaggio di una concezione patriarcale della famiglia.
Equality è un'associazione fondata da Aurelio Mancuso. Lo scopo dell'associazione è il mutamento del pensiero culturale per riformare diritti umani e civili.
Equality Italia è un'idea che nasce dalla volontà di offrire un nuovo spazio e dare un nuovo valore ai Diritti Civili grazie alla relazione tra differenti identità e storie. Manifestano, con la mission e i loro valori, la volontà di accedere a diritti e tutele ricostruendone una nuova consapevolezza, proponendo argomenti, tesi ed iniziative concrete a istituzioni, realtà strutturate e persone disponibili al dialogo in Italia.
Iole Natoli, giornalista e artista simbolo della battaglia per l’attribuzione dei due cognomi ai figli ripete dal 1979 che crescere venendo identificate nella società attraverso il solo cognome paterno, ed essere riconosciute socialmente solo grazie a una figura maschile, condiziona le donne al punto tale che per loro diventa spesso difficile sentirsi rappresentate da una donna in politica. Sostiene la Natoli che la mancanza di una legge che consenta ai figli di adottare anche il cognome della madre, impedisce loro di relazionarsi con la famiglia di quest'ultima come con quella paterna. Inoltre lede i diritti della madre, la relega in una condizione di marginalità sociale.
Approfondimenti: Sito Equality
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