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Creato test che rileva l’autismo con una precisione del 94% |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Lunedì 22 Aprile 2013 14:02 |
Alcuni neuroscienziati canadesi hanno trovato un metodo efficace e affidabile per analizzare l'attività cerebrale e rilevare con un'altissima precisione l'autismo nei bambini. Poter individuare un disturbo dello spettro autistico con una precisione di quasi il 100% può sembrare impossibile.
Un team di ricercatori canadesi della Case Western Reserve University School of Medicine e dell'Università di Toronto pare abbia trovato il modo di farlo. Il metodo di analisi si avvale della magnetoencefalografia (MEG), che misura i campi magnetici generati dalle correnti elettriche nei neuroni del cervello. La MEG registra e analizza i modelli dinamici di attività cerebrale e determinare la connettività funzionale del cervello (il modo in cui l'organo comunica da una regione all'altra). I test condotti con questo metodo di analisi per rilevare un disturbo dello spettro autistico (ASD) hanno ottenuto un buon successo, individuando i casi con il 94% di precisione. La domanda che si sono posti gli scienziati era se si può distinguere un cervello autistico da uno non autistico attraverso l'osservazione degli schemi di attività neurale. Roberto Fernandez Galan, professore di neuroscienze presso la Case Western Reserve ed elettrofisiologista, spiega che è possibile. Questa scoperta apre la porta a strumenti quantitativi che completano gli strumenti di diagnostica esistenti per l'autismo, basati su test comportamentali. Lo studio, pubblicato sulla versione online di PLoS One, ha coinvolto 19 bambini, di cui 9 con ASD. Con l'aiuto di 141 sensori, i ricercatori hanno monitorato l'attività della corteccia cerebrale di ogni bambino. Questi sensori hanno registrato come le diverse regioni interagivano tra di loro. Dopo hanno confrontate le interazioni del cervello del gruppo di controllo con quelle dei bambini con ASD.
L'analisi ha permesso di scoprire significative e maggiori connessioni tra le aree posteriori e frontali del cervello nel gruppo ASD. C'è stato un flusso asimmetrico di informazioni alla regione frontale, ma non viceversa. Questo nuovo approccio permette ai medici di poter identificare le anomalie anatomiche nel cervello di chi è affetto da un disturbo dello spettro autistico, grazie all’osservazione della direzionalità delle connessioni. Questo criterio permette anche di misurare il rumore di fondo, o l'input spontaneo che guida l'attività del cervello a riposo.
Una mappa spaziale di questi input è servita a dimostare che c’era più complessità e struttura nel gruppo di controllo, i cui appartenenti avevano meno varietà e complessità. Tutto ciò ha dato modo ai ricercatori di diversificare ancora meglio le differenze tra i due gruppi, arrivando a una così alta percentuale di precisione nella diagnosi. |
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