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Aumentano i casi di violenze contro i minori e i medici non riescono a diagnosticare gli abusi |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Giovedì 21 Marzo 2013 16:00 |
Il quadro è inquietante: esiste una lenta ma, costante crescita dei reati dei quali sono vittime i minori, i casi sono stati oltre 2 mila a Milano nel 2011 e un numero anche maggiore nel 2012, con oltre 300 casi specifici di maltrattamento, abuso sessuale e percosse.
La situazione emerge dall'indagine presentata oggi a Milano dall'Ong Terre des Hommes e dallo Sportello Bambino Adolescente Maltrattato (SBAM) creato dalla clinica ostetrico ginecologica Mangiagalli di Milano. Questa è la prima inchiesta pilota in Italia a cui ne seguiranno altre nel resto del paese. Sono stati contattati 1.170 medici e pediatri di Milano e hinterland. Bambini picchiati, violentati, trascurati, maltrattati dai genitori o così ossessivamente curati, da finire di continuo in ospedale per l'eccesso di preoccupazioni e di medicine imposte dai famigliari. Nemmeno i medici che li visitano sanno riconoscere i problemi e le richieste di aiuto perché non sempre c'è la capacità di riconoscere e interpretare i segni che i bambini inviano o portano sul corpo. In un caso su due, anche se i sintomi di abuso sono chiari, i pediatri non fanno denuncia alle autorità. La maggior parte dei medici che ha risposto al questionario confonde le tipologie di maltrattamento più comuni, cioè la patologia delle cure, o carenti o eccessive (sindrome di Munchausen), non inquadrandole correttamente. Si tratta di professionisti con esperienza che nel 66% dei casi dichiarano di aver avuto il sospetto di trovarsi davanti a casi di maltrattamento nel corso della propria carriera. Però nel 51,5% delle volte, hanno scelto di non segnalare alla polizia o alla magistratura. Ritenevano di non avere sufficienti elementi o perché non preparati sul come e a chi fare la segnalazione. Il 55% dei medici intervistati ha detto di non aver fatto denuncia perché non aveva elementi sufficientemente forti per capire che cosa fosse successo al piccolo paziente. Il 13,6% invece non lo ha fatto per timore delle conseguenze sul contesto familiare del bambino. Anche la percentuale (il 18,3 per cento) di chi ammette di non aver chiamato subito polizia o carabinieri perché non sapeva a chi e come segnalarlo è significativa. L'indagine mette in luce anche che i medici, quando si imbattono in un bambino che probabilmente viene maltrattato, non sa come fare un referto. Solo il 5% dei pediatri ha un modulo che lo aiuti nella diagnosi di maltrattamento e oltre l'895 ammette che un aiuto in questo senso (moduli, una guida pratica sul da farsi in casi simili e anche corsi di aggiornamento) darebbero un grande aiuto. Nel Comune di Milano, ogni anno, le Forze dell'Ordine registrano più di 300 casi di maltrattamento, percosse, violenze sessuali, minacce e ingiurie contro minori. Si tratta solo della punta dell'iceberg: molte delle violenze consumate contro i minori non vengono intercettate neanche dai medici di famiglia e dai pediatri e spesso diventano evidenti quando ormai sono reiterate e hanno causato danni permanenti sui bambini. In otto casi su dieci le bambine sono le principali vittime di violenza sessuale, tanto che l'Ong ha voluto lanciare questa indagine nell'ambito della "Campagna Indifesa". Questa è pensata per chiedere maggiore protezione nei confronti delle bambine, le più esposte alle diverse forme di patologia delle cure e agli abusi sessuali. Occorrono dei corsi di formazione: c'è la mancanza di formazione dei medici e la loro richiesta di avere nuovi strumenti per affrontare casi di violenza e abuso. I promotori della giornata chiedono alle istituzioni sostegno per realizzare un "momento di formazione" all'anno sul maltrattamento verso i bambini. Potrebbe essere realizzato da ASL, Comune e Ordine dei medici di Milano. Un altra richiesta è di mettere a disposizione di tutti i medici ospedalieri e dei pediatri di base un vademecum agile e di pronto uso che raccolga tutte le informazioni pratiche necessarie per potersi orientare in modo corretto nella gestione di un caso di maltrattamento, corredato di indirizzi e punti di riferimento dei tribunali, nella Polizia e nei servizi Sociali. La prima risposta a queste richieste dei medici, arriva dal Comune di Milano che si dichiara pronto a mettere in campo tutti gli strumenti necessari per aiutare medici e pediatri a riconoscere e trattare i casi di abuso sui minori. |
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