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Bambini: l'allergia alle uova associata ad asma |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Lunedì 25 Febbraio 2013 16:06 |
A Verona si è svolto il 16° Congresso su "Asma bronchiale e Bpco", presso il Centro Congressi Villa Quaranta Park Hotel, con oltre 400 specialisti accreditati. Uno dei partecipanti è Nunzio Crimi, professore Ordinario di Malattie Respiratorie presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Catania.
Questo afferma che l'allergia alle uova è il più forte predittore riconosciuto di allergie respiratorie nei bambini e negli adulti di asma. Secondo i risultati della sua ricerca, che verrà presentata oggi durante il convegno, occorre fare attenzione soprattutto a questo alimento, senza distinzione d'età. I pazienti che hanno sia allergie alimentari che asma rischiano maggiormente reazioni anafilattiche e mortali, inoltre ricorrono sei volte di più ai pronto soccorso per le forme più gravi di asma. I pronto soccorso sono sempre più affollati: una politica lungimirante deve istituire studi consociati del medico di base aperti 24 h al giorno per snellire il lavoro delle strutture di primo soccorso. Lo scorso anno, sono stati 495 i morti per asma. I sintomi per chi è allergico alle uova sono: eczema, orticaria, vomito e diarrea. Le uova, insieme al latte, sono alimenti allergizzanti per bambini da 0 a 3 anni. Da 1 a 3 anni, ad aumentare il rischio di incorrere in allergie ci sono anche nocciole e arachidi. Intorno i 3-4 anni si aggiungono il grano, la soia e la frutta, provocando disturbi gastrointestinali, asma, rinite ed eczema. Negli adulti, sia maschi che femmine, ad alzare la percentuale di rischio sono frutta e vegetali, nocciole e arachidi, semi, pesce, frutti di mare e grano. La sindrome orale allergica, asma, rinite, disturbi gastrointestinali e anafilassi sono i sintomi più comuni, in tutto il mondo ci sono alimenti che aumentano il rischio di allergia. Ad esempio nei Paesi scandinavi è il pesce, negli Stati Uniti le arachidi, nei Paesi mediterranei i crostacei e i molluschi, le lumache in Portogallo, il sedano nella Svizzera tedesca, la frutta fresca e i vegetali nell'Europa del Sud. Il congresso intende far luce sulla relazione tra malattie respiratorie e alimenti. Per riconoscere questa problematica occorre fare molta attenzione ai segni e sintomi, perché un'allergia alimentare non curata potrebbe causare la morte. I fattori che provocano le allergie sono il consumo eccessivo di un alimento, un consumo prolungato e abbondante, un uso esclusivo dell'alimento, o anche una predisposizione genetica. |
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