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Autismo: migliori abilità dei bambini grazie all’odore delle mamme |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 20 Febbraio 2013 12:16 |
Arriva un aiuto per i bambini autistici: l'odore della mamma può servire per imitare le azioni degli altri e a incrementare le loro abilità sociali. Il dato emerge da uno studio di ricercatori guidati da Umberto Castiello del Dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova e pubblicato sulla rivista "Biological Psychiatry".
La ricercatrice, Valentina Parma, spiega come i bambini autistici hanno bisogno dell'odore della propria mamma per imitare spontaneamente. La ricerca è stata condotta con Roberto Tirindelli e da Maria Bulgheroni di AbAcus Milano, su venti bambini autistici di età compresa tra i 10 ed i 14 anni (l'incidenza dell'autismo nella popolazione mondiale e di un bambino ogni 150 è autistico). La ricercatrice spiega ,ancora, come i bambini sani imitino le azioni degli adulti indipendentemente da odori che possano percepire. Nel caso di bambini autistici c'è bisogno dell'odore della propria mamma per l'imitazione. Questo studio ha dimostrato come i bambini autistici siano maggiormente sensibili a un senso ancestrale di conoscenza, come l'olfatto, che in questo caso gioca un ruolo importante nelle interazioni sociali. Si tratta di un importante risultato per i trattamenti di approccio ai bambini autistici. La modalità di prelievo dell'odore delle mamme è stato catturato dalle secrezioni ascellari e poi conservato per procedere alle sperimentazioni. Il comportamento di imitazione nei bambini sani rimaneva immutato, quello dei bambini autistici migliorava se il loro olfatto era stimolato dall'odore delle madri. I bambini a sviluppo tipico infatti imitano le azioni dell'altro indipendentemente dall'odore che percepiscono mentre i bambini autistici hanno bisogno dell'odore della propria mamma per imitare spontaneamente. Questo risultato rappresenta una importante indicazione per trattamenti che hanno lo scopo di insegnare a questi bambini con autismo i comportamenti sociali. Per quanto rigurada le cure per l'autismo, le prospettive di guarigione dipendono ovviamente dall'entità della patologia, che si può presentare con sintomi che vanno dai lievi ai gravi. Bambini che hanno sintomi lievi, con un'intelligenza superiore alla media, è quasi certo che potranno avere una vita normale, lavorare e mettere su famiglia. Quelli più sfortunati con un "intelligenza non troppo sviluppata", avranno bisogno di avere una presenza durante la loro esistenza, in quanto incapaci di vivere autonomamente. Tutto questo ovviamente non impedisce loro di vivere bene e senza problemi fisici. L'autismo viene considerato dalla comunità scientifica internazionale (classificazione ICD 10 dell'OMS e DSM IV) un disturbo pervasivo dello sviluppo. Questo si manifesta entro il terzo anno di età con difficoltà ad interagire con le persone, la capacità di non capire e manifestare sentimenti, difficoltà nella parola, incapacità di allacciare una conversazione in maniera adeguata, utilizzo di movimenti fisici (detti stereotipati) che sono insoliti per le persone normale, ma che fanno parte del loro modo di essere ed una loro repentina interruzione può essere causa di turbamenti. Inoltre le persone autistiche possono presentare problemi di comportamento. L'autismo è talvolta associato a disturbi neurologici aspecifici, come l'epilessia, o specifici, come la sclerosi tuberosa, la sindrome di Rett o la sindrome di Down. |
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