Due giorni fa si è diffusa la notizia che Mario Monti volesse ridurre ad un mese le vacanze scolastiche. Ma la sera stessa il Presidente del Consiglio ha scritto su Twitter di non aver mai parlato di taglio delle vacanze scolastiche. Aggiunge anche di avere proposte sulla scuola, ammette che è stato costretto a fare molti tagli ma questa cosa delle vacanze non gli è mai passata per la mente.

La bozza nel suo testo definitivo non contiene il capitolo sulla scuola, che è oggetto di elaborazione di un gruppo di lavoro diverso. Questa in realtà è una misura per agevolare le famiglie e i genitori che lavorano. Il gruppo di studio che sta mettendo a punto la proposta di riforma del mercato del lavoro che verrà proposta dalla lista Monti ha lanciato questa bozza di riforma per le vacanze.



Tra l'avvio della flexsecurity, la sperimentazione di contratti di lavoro più flessibili e le misure per agevolare l'occupazione di giovani e donne c'era anche questa misura in una bozza di lavoro uscita dall'ultima riunione (sabato scorso) del gruppo. La riforma sarà presentata nei prossimi giorni e non conterrà alcun taglio delle vacanze scolastiche.

La formula allungata del calendario scolastico, se venisse attuata, sarebbe sulla base della partecipazione volontaria delle famiglie e non ci sarebbe nessuna imposizione. Sarebbe inoltre dettata alle scuole sulle modalità di impiego del tempo, visto che gli istituti potrebbero scegliere autonomamente a quali attività destinare i mesi in più.

Le attività sportive, di recupero, alternative e per la comunità possono trovare più spazio se la scuola rimane aperta per undici mesi l'anno, incoraggiando ogni istituto a essere autonomo nella scelta dell'impiego per il tempo supplementare.

La protesta dei sindacati della scuola di fronte all'anticipo della bozza di lavoro è stata infatti immediata. Nonostante nel documento fosse precisato che la misura non vuole aggravare il lavoro degli insegnanti, ma favorire i genitori lavoratori, i sindacati hanno subito protestato.

Il Partito democratico, al contrario, attesta la paternità della proposta, Monti starebbe riproponendo ricette Pd respinte dal suo governo. Ma non sarà solo la scuola a far discutere quella che sarà la proposta sul lavoro di Monti: se non ci saranno altre correzioni, la proposta sul lavoro conferma l'impostazione già anticipata nei giorni scorsi, preannuncia altre novità anche in materie diverse dalla contrattazione.

Mario Sechi, responsabile della campagna elettorale di Scelta Civica, spiega che nel programma elettorale non è prevista la riduzione delle vacanze scolastiche. Non è prevista nessuna limitazione a un mese delle vacanze estive delle scuole. La riforma del mercato del lavoro di Scelta Civica, alla quale lavora un gruppo di economisti insieme al prof. Pietro Ichino, sarà presentata nei prossimi giorni e non conterrà alcun taglio delle vacanze scolastiche.

Quella che riguarda la scuola è una questione di cui Monti, forse volutamente, non ha parlato durante l'ospitata mattutina ad Omnibus su La7. Ha parlato dei punti principali del suo programma: meno tasse alle famiglie e sgravi fiscali alle imprese, riduzione della pressione tributaria, tagli alla spesa pubblica e ricerca di una grande coalizione per le riforme istituzionali necessarie per il Paese. Anche perchè, appena circolata, la proposta di allungare il calendario delle lezioni aveva suscitato reazioni critiche da parte dei sindacati.