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Neonata abbandonata a Bologna: varie le chiamate per adottarla |
Bambini - Articoli |
Scritto da Angela Messina Martedì 22 Gennaio 2013 09:58 |
Sabato mattina a Bologna è stata trovata, in un cassonetto una neonata, che per fortuna era ancora viva. Due passanti hanno sentito provenire dei lamenti da un cassonetto e pensando che si trattasse di un animale, si sono avvicinati e aprendo la borsa la scoperta: una bimba, di carnagione chiara, appena nata.
Immediati i soccorsi e la bambina è stata trasportata in ospedale, al pronto soccorso del Sant'Orsola, dove le è stato dato il nome di Maria Grazia; oggi, per fortuna, mangia e sta bene. Il policlinico bolognese fa sapere che la piccola sta bene e che le analisi a cui è stata sottoposta hanno dato esiti nella norma, per cui a breve verrà trasferita dalla terapia intensiva neonatale, dove viene tenuta a scopo precauzionale, alla degenza ordinaria. Immediatamente è anche scattata la catena di solidarietà, e sono state fatte delle donazioni per fornire alla piccola un corredino, mentre i servizi sociali del Comune di Bologna sono intervenuti per prendere in carico la piccola. Caccia aperta per individuare il responsabile del terribile gesto. Gli inquirenti stanno battendo anche studi medici e strutture sanitarie supponendo che la madre, durante la gravidanza abbia fatto almeno un controllo. Altro aspetto delle indagini che potrebbe dare indicazioni importanti è quello legato alle immagini delle telecamere nella zona, in particolare quelle delle banche. Dall'esame dei fotogrammi registrati potrebbe uscire la persona con in mano la borsa di iuta, facilmente riconoscibile, dentro la quale era contenuta la bambina, chiusa con la zip. Inoltre dentro la borsa é stata trovata una vecchia tesserina per chiamare via Skype: anche questo potrebbe essere uno spunto promettente. E, ancora, vengono controllati i locali nella zona, i bagni pubblici del centro, nell'ipotesi che il parto possa essere avvenuto lì. In questo caso ci sarebbero anche tracce della nascita. Anche se l'ipotesi più probabile è quello del parto in casa. La Procura intanto sta ricevendo numerosissime telefonate di persone che vogliono adottare la neonata, sono gesti positivi, anche se bisogna seguire le procedure sono fissate dalla legge. Il presidente dell’associazione Paolo Giovanni XXIII, Giovanni Paolo Ramonda, sostiene che abbandonare una neonata è un gesto crudele, ma che è necessario capirele motivazioni di tale gesto, infatti spesso a portare a compiere gesti simili possono essere sia le condizioni economiche, di solitudine oppure le donne sono spinte da chi potrebbe dar loro una mano o datori di lavoro a compiere gesti di disperazione. Secondo una recente statistica stilata dalla regione Emilia-Romagna, un terzo delle donne abortisce per ragioni economiche e un terzo per paura di perdere il lavoro. |
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