DEVOLVI IL 5XMILLE A MAMME DOMANI. AIUTA I NOSTRI PROGETTI. CF: 09390161009 |
I trucchi per fare l'aerosol ai bambini |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 16 Gennaio 2013 16:37 |
Con l'arrivo dell'inverno compaiono anche tosse, catarro e raffreddore e il pediatra prescrive spesso un ciclo di aerosol. Ma come farlo fare ai bimbi? Per i piccoli ribelli è utile inventare giochi e canzoni o usare macchine a ultrasuoni. L'importante è non cedere mai ai capricci rinunciando alle terapie Ci sono spesso da parte dei piccoli pianti e strepiti, mentre quelli in età di scuola materna non trovano di meglio che strapparsi la mascherina e correre di qua e di là per sottrarsi a quello che loro vedono come un supplizio.
Un espediente che funziona è di raccontare la storia della fatina scaccia-tosse o fare il trattamento davanti allo specchio può aiutare mamme e papà a superare le resistenze dei baby-pazienti. In molte famiglie ci sono bambini urlanti e genitori afflitti e combattuti tra la somministrazione dei farmaci e il cedimento al capriccio. Per evitare di usare metodi autoritari ci sono degli stratagemmi per aiutare i piccoli malati a vivere meglio il contatto con la mascherina e a trascorrere dieci o venti minuti di aerosol senza disperarsi. Secondo gli esperti la prima cosa da sapere è che esistono in commercio aerosol silenziosi, ad ultrasuoni, che i bambini sopportano meglio. Il loro inconveniente è che non sono adatti a tutti i tipi di patologie e di farmaci. Perciò se si deve acquistare un macchinario nuovo è meglio chiedere consiglio al pediatra. I pediatri raccomandano di non diffondere i farmaci con l'umidificatore per ambiente: diventa impossibile capire quanto principio attivo è stato inalato. Se si possiede la macchina tradizionale, si badi alla pulizia dei suoi componenti e del filtro. Quando i bambini sono molto piccoli, fino ai sei mesi, sono limitati nei movimenti e quindi si possono tenere in braccio e legare la mascherina alla testa in modo tale che anche se si muovono un po' o piangono, questi continuino a respirare la soluzione. Se il capriccio è insostenibile, si può togliere la mascherina e tenerla vicina alla bocca. Un modo originale per eseguire il trattamento è davanti allo specchio (per esempio del bagno) per controllare la posizione, tenendo il bambino in braccio o nel marsupio. In questo modo il bimbo è completamente a contatto con il corpo materno e si tranquillizza di più. Altri consigli utili sono di intrattenerlo con una canzoncina, tranquilla e allegra che sovrasti il rumore dell'apparecchio mentre il piccolo respira. Questo servirà a far passare il tempo. Volendo si può togliere la mascherina e far mordicchiare al bimbo il tubo: se è già in fase dentizione gradirà un oggetto duro da mettere in bocca e il trattamento meno fastidioso. Dai 6 mesi in poi bisogna avere molta fantasia per trovare un modo che renda accettabile e meno critico il momento dell'aerosol. Si può continuare con la strategia dello specchio o mettere il dvd del cartone preferito. Con le costruzioni in equilibrio sulla macchina dell'aerosol si può fare una torre e vedere quando cade con le vibrazioni dell'apparecchio stesso. Stessa cosa con le macchinine, bamboline o pupazzetti. La cosa importante è quindi far divertire i bimbi ad esempio trasformando l'aerosol in un aereo che vola dalla bocca del genitore a quella del bambino. Poi inizia a fare rifornimento, atterra, decolla, quasi sempre, sul visino del bambino. Per i bimbi e genitori più tecnologici si può provare il metodo youtube da ascoltare in cuffia, naturalmente a basso volume. Bimbi e bimbe un pò più grandi si possono distrarre con un libro da leggere solo quando si fa l'aerosol. Utile anche far fare l'aerosol al peluche o alla bambola: il principio dell'imitazione funziona. Ancora si poò raccontare di una fatina buona dentro il nebulizzatore che fa passare la tosse, una fatina che non si vede perché è fatta di pasta di nuvola. C'è chi fa dei giochi soltanto dopo l'aerosol. E c'è chi canta canzoncine : la mamma metterà le mani davanti alla bocca, producendo così un suono ovattato invitando il bambino a riprodurre lo stesso timbro sonoro cantando dentro l'aerosol. L'importante però è insistere e dare sfogo a tutta la fantasia e l'impegno in modo che il bimbo segua la terapia. |
Con la collaborazione della BCC di Roma Corso gratuito per bambini di 6/7 anni: laboratorio di pittura creativa a Roma Per i più grandi |