Luogo comune vuole che ai bambini piaccia il gusto dolce, invece i risultati di uno studio italiano realizzate dalle cliniche odontoiatriche pediatriche di Brescia, Roma La Sapienza, Milano Statale, Bologna e Sassari condotto su 500 bambini dai 5 ai 12 anni finanziato dal Miur, il Ministero per l'istruzione, l'università e la ricerca,mostrano che a pari merito si trovano il gusto dolce e amaro, seguiti nell'ordine dal salato e poi dall'acido, che è il più difficile da identificare e che risulta anche il meno gradito.

Per capire in che percentuale i più piccoli percepissero i sapori, gli sono stati fatti assaggiare in diverse concentrazioni allo scopo di capire la soglia di percezione che possedevano, osservando che il sapore amaro e il dolce vengono riconosciuti dai bimbi anche alle concentrazioni più basse, mentre il salato e l’acido vengono percepiti alla seconda o terza prova, ovvero a concentrazioni di sapore più elevate.

Poiché il gusto può essere allenato attraverso i cibi proposti nella primissima infanzia, i dentisti avvertono: i piccoli riconoscono benissimo il dolce, non occorre esagerare con lo zucchero nei cibi, nelle bevande o perfino nei farmaci per renderli graditi, mentre è necessario invece aumentare la sapidità del cibo per aiutare i bambini in cura con chemioterapici a mangiare con gusto, perché i farmaci alterano la percezione dei sapori.