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Genitori, difficoltà a gestire i capricci dei bimbi |
Bambini - Articoli |
Scritto da Giulia Gori
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![]() Il franchising di asili nido Il Pianeta dei Bambini, che conta 24 affiliati in Lombardia, ha colto questa esigenza e ha istituto lo Sportello Genitori, un servizio rivolto alle famiglie dei bimbi iscritti, che prevede la presenza, una volta al mese, di una esperta del settore specialista in tematiche infantili, a cui potersi rivolgersi per chiedere consigli chiarire dubbi o semplicemente per avere un momento di confronto. ![]() Nato due anni fa, registra un continuo aumento delle richieste: «La società è molto cambiata: anni fa, dietro a una madre c'era una rete di contatti e di figure femminili che aiutavano nella gestione del bambino, oggi invece la donna si trova da sola, spesso lontano dalla famiglia, e non sa come comportarsi» afferma Cristina Malvini, fondatrice e coordinatrice pedagogica dei nidi Il Pianeta dei Bambini. Allo Sportello Genitori si ascoltano le difficoltà e le esigenze delle famiglie, per trovare insieme delle strategie, che valorizzino il modo di essere genitori. Il problema più frequente è la gestione del capriccio: "Mamme e papà mi chiedono quando iniziare a dare delle regole - afferma Federica Bottazzi, psicologa e psicoterapista specializzata in psicoterapia sistemico relazionale -. Il capriccio è l'espressione di un bisogno del bambino, che va accolto, gestito e contenuto con determinazione e pazienza". Purtroppo non esiste una ricetta valida per tutti per risolvere il problema, ma bisogna cercare la soluzione migliore per ogni caso: "Il mio compito non è insegnare ai genitori cosa fare, ma dare una mano per migliorare alcuni aspetti della crescita, sempre in accordo con i genitori - spiega la psicologa -. Molti problemi che si riscontrano sono solo delle fasi, nei bimbi fino a tre anni si susseguono molto veloci e i genitori fanno fatica a starci dietro. Il mio lavoro è anche quello di trovare visioni alternative a un problema, vedere le cose con lenti diverse. Non do consigli, ma aiuto a trovare strategie funzionali. Anche solo parlarne, in alcuni casi può aiutare". Quello che si riscontra dall'osservatorio dello Sportello Genitori, è proprio una diffusa situazione di disorientamento nell'educazione dei figli da parte delle famiglie: "Quello che vedo non è tanto l'incapacità dei genitori, quanto la fatica a conciliare tutto: lavoro, casa, famiglia - spiega Bottazzi -. È un problema che riguarda soprattutto le mamme, che hanno difficoltà a far coesistere diversi parti di sé. Una volta una donna era soprattutto madre, oggi la sua identità si vede nel modo in cui riesce a conciliare tutti i ruoli che è chiamata a ricoprire. Spesso tende a focalizzarsi solo su un ruolo, escludendo gli altri: bisogna invece riuscire a farli convivere, visto che ogni parte arricchisce l'altra. È un percorso che anch'io, madre di due gemelli di 8 anni, ho fatto in prima persona". Una novità positiva è la presenza sempre maggiore della figura paterna: "Oggi i papà gestiscono anche aspetti pratici della vita dei piccoli e manifestano il desiderio di conciliare lavoro e famiglia - prosegue la psicoterapista -. La figura del padre bilancia il rapporto madre-figlio, è la prima persona "di passaggio" con cui si interfacciano e veicola le altre relazioni che avrà il bambino". |
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