Il video del bambino prelevato a forza dagli agenti di Polizia fuori dalla scuola, è ormai sulla bocca di tutti tra polemiche varie: si tratta di un bambino di 10 anni che, davanti alla sua scuola padovana, è stato obbligato a forza dagli agenti per essere portato in una casa famiglia dopo il decreto del tribunale dei minori. Il video, censurato in rete e nei telegiornali, è stato trasmesso da Chi l'ha visto.

Il modo in cui il bambino è stato prelevato ha alzato giustamente molti polveroni e immediatamente il capo della polizia Antonio Manganelli ha disposto un'inchiesta interna per capire bene i fatti avvenuti. Un caso che ha anche avuto l'attenzione del presidente del Senato Renato Schifani, che ha chiesto chiarimenti e provvedimenti eventuali. Quello che ha lasciato l'amaro in bocca è stato vedere come è stato attuato il provvedimento del tribunale e Schifani precisa che ogni bambino deve essere ascoltato e rispettato, è ogni provvedimento che lo riguardi deve essere attuato con la dovuta accortezza e delicatezza.

Mentre l'Italia rimane indignata in attesa di sapere come si sono svolti i fatti, vedendo soprattutto l'interezza del video, i genitori del bambino parlano della storia in due modi diversi. Il padre dice che il figlio ora con lui, è sereno e finalmente possono giocare e vivere la quotidianità serenamente come non avveniva da due anni.

La madre, di contro, inoridisce davanti alla faccenda: una storia del genere non è mai avvenuta e in caso di resistenza del bambino si lasciava per proseguire con modi più idonei al caso. Continua nello spiegare che nel loro caso invece è stato dato ordine di proseguire con la forza.

Una storia che vede colpe da tutte le parti, per come è stato trascinato via il bambino, per come i parenti della mamma hanno fatto il video utilizzandolo come fattore mediatico. resta per ora il fatto che il bambino è stato allontanato dalla madre per essere affidato di fatto al padre. Ora si indaga per capire perchè quelle modalità di forza in un momento così delicato per un bambino e soprattutto in una zona "sicura" per i piccoli quale è la scuola.

Non inseriamo il video in questo articolo per le forti immagini.