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Aumentano le allergie alimentari, specialmente fra i bambini |
Bambini - Articoli |
Scritto da Angela Messina Martedì 19 Giugno 2012 15:02 |
Sono più di 17 milioni le persone in Europa che soffrono di allergie alimentari e i più colpiti sono i bambini e i giovani al di sotto dei 25 anni. Secondo i numeri diffusi dall'Eaaci (l'Accademia europea di allergia e immunologia clinica), le reazioni allergiche, come l'anafilassi, che potrebbero essere letali per i più piccoli sono aumentate di sette volte negli ultimi 10 anni.
Inoltre, dato molto allarmante, è il fatto che il rischio di shock è più alto a scuola, dove si manifestano per la prima volta un terzo delle allergie: il contatto con cibi nuovi e potenzialmente pericolosi e l'incapacità degli insegnanti di far fronte a situazioni di questo genere rendono potenzialmente fatali gli episodi di anafilassi nei bambini. L'Eaaci ha lanciato una campagna contro le allergie alimentari, per sensibilizzare al problema e prevenire il rischio cercando di aumentare la consapevolezza e l'attenzione al problema, educando le persone a riconoscere i sintomi e ciò che li provoca e insegnando loro gli interventi di primo soccorso come l'utilizzo della penna adrenalinica salvavita. Fra le priorità, riferisce una nota Eaaci, c'è anche la necessità di coinvolgere le autorità europee per migliorare le etichette alimentari. Le diciture riportate oggi su alcune confezioni, del tipo "Può contenere arachidi" o "Può contenere latte", sono utilizzate dai produttori di loro iniziativa e non seguono tutte gli stessi criteri. Il che significa, in concreto, che l'etichetta con su scritto che può contenere un certo alimento, nasconde in realtà livelli differenti di contaminazione e quindi anche diversi livelli di rischio. Nell'Europa continentale la forma di allergia alimentare più diffusa nei bambini è quella da uovo, da latte di mucca e da noccioline, mentre negli adulti è rappresentata da frutta fresca, noccioline e verdura. In Gran Bretagna, noci, nocciole e arachidi rappresentano la minaccia principale e causano il 50% di tutte le reazioni allergiche più importanti. In Scandinavia e nell'Europa del nord prevale l'allergia a crostacei e merluzzo. La campagna ha anche lo scopo di marcare la differenza tra intolleranze e allergie alimentari. Le intolleranze alimentari non coinvolgono direttamente il sistema immunitario, pertanto non possono essere misurate tramite il test per le allergie; infatti l'intolleranza al lattosio è un'ipersensibilizzazione non allergica e le reazioni agli addittivi alimentari sono per lo più non allergiche. In generale, i sintomi della ipersensibilizzazione non allergica sono più lievi e pertanto raramente comportano reazioni letali. L'Eaaci lavorerà nel corso dell'anno 2012-2013 per definire linee guida complete su allergie alimentari e anafilassi compresi la diagnosi, i trattamenti, la gestione all'interno della comunità e la prevenzione e indirizzate a tutti gli interessati a vario titolo: medici primari, immunologi, epidemiologi, tecnici alimentari, rappresentanti della ricerca dell'industria alimentare, enti regolatori, rappresentanti delle organizzazioni della salute e dei pazienti. |
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