Dall'inizio della rivolta nel marzo 2011 contro il presidente Bashar Assad in Siria sono stati uccisi 1.200 bambini, un decimo di tutte le vittime di questo conflitto. Un rapporto delle Nazioni Unite ci informa di bambini usati come scudi umani, torturati e seviziati: lo ha denunciato il rappresentante dell'Onu per l'infanzia Radhika Coomaraswamy, tornata dalla Siria con resoconti raccapriccianti su bambini in stato di detenzione e massacrati.

Il rapporto è stato redatto prima del massacro di Hula del 25 maggio in cui morirono 108 persone, di cui 49 bambini. Rapporto dove si legge che "i bambini torturati hanno raccontato di essere stati picchiati, bendati, costretti a posizioni difficili, frustati con cavi elettrici, bruciati con sigarette".

Il rappresentante dell'Onu racconta che ha visto personalemnte fanciulli torturati e che ne portavano i segni, e sentito di bambini presi e legati sui carri armati per fare da scudi umani in modo che i mezzi militari non venissero colpiti. Si parla di violenza sessuale, stupri di gruppo, uccisioni, attacchi a scuole e ospedali per reclutare bambini tra gli 8 e i 12 anni quando, non avendo ancora una coscienza formata, possono essere più facilmente plasmati.

Il rapporto, al contrario di ciò che uno potrebbe aspettarsi, tiene in considerazione la condizione di 23 Paesi tra i quali Haiti, il Burundi, la Libia e soprattutto la Siria dove si stanno consumando vere e proprie tragedie di cui nessuno parla. A sette, dieci, dodici anni, la loro guerra non è un gioco, non è virtuale, è quella vera, terribile, di odio, morte.

il Paese non accenna a porre fine a queste gravi violazioni dei diritti umani tanto che il 9 marzo scorso in un culmine di violenza 11 civili sono stati uccisi (tutti bambini tra i 15 e i 17 anni) dopo un assediamento durato quasi quattro giorni. Non c'è fine dunque all'orrore in Siria e le Nazioni Unite definiscono il governo di Damasco come uno dei peggiori nella lista annuale della vergogna, che elenca le nazioni che si servono dei bambini nei conflitti armati.