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Bambini: troppi i farmaci prescritti |
Bambini - Articoli |
Scritto da Angela Messina Mercoledì 09 Maggio 2012 15:29 |
Ai nostri bambini vengo prescritte troppe medicine ogni anno e a dirlo è il rapporto Arno Bambini appena pubblicato e sui cui risultati si stanno confrontando i pediatri della Sip, la Società italiana di pediatria. In particolare, a preoccupare gli esperti, è il numero crescente di antibiotici che viene prescritto, poichè il loro uso eccessivo provoca un aumento della resistenza e dell'aggressività dei batteri.
Secondo i dati del rapporto realizzato da Cineca più di un bambino su due assume almeno un farmaco durante l'anno, con una percentuale molto più alta al Sud, il 76 per cento; la maggior parte delle prescrizioni si concentra sugli antibiotici (48%) e sugli antiasmatici (26%). Nel primo anno di età, quasi il 70 per cento dei bambini riceve un trattamento farmaceutico a base di antibiotici, anche in assenza di una reale esigenza. Spesso però sono gli stessi genitori a chiedere insistentemente al pediatra la prescrizione di un antibiotico al fine di accelerare la guarigione e il reinserimento alla vita scolastica, dimenticando che la grande maggioranza delle malattie infettive, soprattutto nei primi anni di vita, sono di origine virale. Dal Rapporto emerge un aumento dell’uso di antisecretivi (antiH2 e PPI), utilizzati nella pratica pediatrica per i sintomi del reflusso gastroesofageo, il cui incremento negli ultimi dieci anni è stato di oltre 2 volte e mezzo passando dal 2 al 6 per mille. Gli stili di vita frenetici sono molto probabilmente la causa dell’uso improprio di antidiarroici, in genere utilizzati per le infezioni intestinali, frequenti in età prescolare, per cui basterebbero soluzioni reidratanti. Per ogni bambino si spendono in farmaci in media 36 euro l’anno contro i 39€ di 13 anni fa, grazie al maggior uso degli equivalenti che oggi coprono il 42% della spesa farmaceutica totale, con punte massime per gli antibiotici (77%). In media un bambino costa al Servizio Sanitario Nazionale 260 euro l’anno, rispetto agli oltre 1.000 di un adulto. Un milione di bambini, all’incirca il 13% della popolazione totale, consuma il 2% della spesa sanitaria complessiva. I ricoveri (ordinari o day hospital) interessano il 6,9% dei bambini e vanno diminuendo con l’aumentare dell’età. Le principali cause di ricovero sono complicazioni conseguenti a diarrea e vomito, bronchiti e broncopolmoniti. La diagnosi più costosa è quella legata al ricovero per prematurità e basso peso alla nascita (spesa media a ricoverato 5.620 euro). Il 16% dei bambini ha avuto più di un ricovero all’anno, di questi l’11% dovuto a ricoveri per trattamenti oncologici. Riguardo le prestazioni specialistiche, il 57% dei bambini ne effettua almeno una durante l’anno, con un picco nei più piccini sotto i 12 mesi, seguono gli esami di laboratorio (22,4%) e le radiografie soprattutto per problemi dentali e traumatismi. |
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