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Polizia Postale e Microsoft contro la pedopornografia online con PhotoDNA
Bambini - Articoli
Scritto da Eva Forte     Lunedì 02 Aprile 2012 11:04    PDF Stampa E-mail
Microsoft PhotoDNA logoLa settimana scorsa abbiamo partecipato alla conferenza stampa indetta per la presentazione della nuova tecnologia Microsoft PhotoDNA al servizio degli agenti della Polizia Postale contro la pedopornografia, presso la sala stampa dell'Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale del Ministero dell’Interno a Roma.

Già dal 2006 la collaborazione tra Microsoft e Polizia Postale va avanti per contrastare gli abusi online sui minori e con questa nuova tecnologia il lavoro degli investigatori sarà più semplice e soprattutto più veloce. PhotoDNA è stata donata gratuitamente da Microsoft alle Forze dell'Ordine italiane.

Evento PhotoDNA Microsoft Polizia Postale 2012
Da sinistra: Pietro Scott Jovane (Microsoft Italia), Girolamo Lacquaniti, Antonio Apruzzese e Carlo Solimene

I dati sulla pedopornografia online sono allarmanti ed evidenziano come si tratti di un problema crescente: PhotoDNA rappresenta l'avanguardia della collaborazione tra le forze di polizia ed il mondo delle industrie, e sottolinea ancora una volta l’impegno di Microsoft nella ricerca di sicurezza per il mondo di Internet.

Nel 2006 sempre grazie a una donazione dell'azienda di Redmond, il software CETS (Child Exploitation Tracking System) ha dato una forte mano per sventare gli abusi online e con PhotoDNA si è fatto un notevole passo avanti.

Questa nuova tecnologia, come ci è stato spiegato, è stata integrata all'interno di CETS e ha dato la possibilità di fare una ricerca approfondita, una comparazione e l'eliminazione delle foto online scattate in situazione di abuso e sfruttamento sessuale su minori. La finalità di questo programma è quella non solo di eliminare le foto pedopornografiche dal web, ma anche e soprattutto quella di risalire a chi ha commesso l'abuso.

Relatori della conferenza sono state le 4 maggiori personalità coinvolte in questa collaborazione: Girolamo Lacquaniti, responsabile dell'Ufficio Stampa della Polizia di Stato, Pietro Scott Jovane, Presidente e Amministratore Delegato Microsoft Italia, Antonio Apruzzese, Direttore Polizia Postale e delle Comunicazioni, e Carlo Solimene, Direttore Divisione Investigativa Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Come funziona esattamente questo programma? Si risale da fotografie individuate su hardisk e attraverso il programma, come ci ha spiegato in apertura Pietro Scott Jovane, viene fatta una comparazione su larga scala con tutte le foto sul web.

Questo progetto non è unicamente italiano, ma coinvolge ben 19 paesi: questo è utile anche perchè le foto rintracciate in Italia, non necessariamente riguardano abusi che coinvolgono attori italiani e in questo modo si può quindi rintracciare il criminale ovunque sia, il tutto coinvolgendo le forze dell'ordine delle divere nazioni che potranno così interagire e arrivare prima a fermare gli abusi.

La foto viene scomposta per trovare gli elementi distintivi che la renderanno unica, creando una specie di impronta digitale partendo dalle caratteristiche distintive ("hash") che rappresentano l'essenza di una foto: si avrà quindi una foto madre (ossia lo scatto di partenza) e le foto figlie che circolano in rete e che rappresentano la stessa foto ma con delle modifiche su formato, dimensioni e quant'altro che le renderebbero differenti alla semplice ricerca sul web (ad esempio un solo particolare della foto, un cambio nella colorazione e così via).

PhotoDNA permette di scandagliare ben 1.000.000 di foto in una settimana andando a pescare su siti e social network.

Microsoft PhotoDNA: una schermata
La lotta  agli  abusi sui minori e l’impegno per la sicurezza in Rete sono i nostri obiettivi primari in un ambiente in cui le insidie possono essere numerose. La nostra attenzione è costantemente alta e grazie alla disponibilità di PhotoDNA, da oggi disponiamo di un nuovo strumento per condurre le nostre indagini in maniera ancora più efficace” - ha dichiarato Antonio Apruzzese, Direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni. “la collaborazione con Microsoft,  che dal 2006 ad oggi ha già prodotto ottimi risultati, garantirà ancora ulteriori traguardi nella lotta contro la pedofilia. Grazie anche al  sistema CETS – conclude Apruzzese -  sono state coordinate  oltre 10.000 indagini con i seguenti risultati investigativi:• Persone arrestate 422 • Persone denunciate 7584• Perquisizioni 6548• Siti web attestati e oscurati in Italia 179• Siti pedopornografici inseriti nella black list 1086• Siti web monitorati 361787”.

PhotoDNA potrà essere utilizzato dalla Polizia Postale per:
• Creare un collegamento tra le segnalazioni dei servizi online e le indagini delle forze dell'ordine per accelerare l'identificazione delle vittime in modo che sia possibile prestare loro assistenza e consegnare alla giustizia i responsabili degli abusi
• Analizzare più rapidamente l'enorme numero di immagini sequestrate in modo che gli investigatori e i tutori dell'ordine siano in grado di gestire più casi 
• Ridurre il tempo di esposizione degli investigatori agli effetti logoranti derivanti dalla visualizzazione delle immagini degli abusi

La tecnologia PhotoDNA è disponibile gratuitamente per le forze dell'ordine tramite gli strumenti seguenti:

• Sistema Child Exploitation Tracking System (CETS): PhotoDNA è integrata in CETS, un programma svolto in collaborazione tra le forze dell'ordine a livello mondiale e supportato dalla tecnologia Microsoft per le indagini sulla pedopornografia, che consente di eliminare la duplicazione, aumentando in tal modo l'efficienza nel proseguimento delle attività investigative nonché nella raccolta delle prove e nella preparazione dei casi contro i soggetti sospetti di pedopornografia. Il sistema CETS viene attualmente utilizzato dalle forze di polizia in Australia, Brasile, Belgio, Canada, Italia, Regno Unito e Stati Uniti.

• Licenze diretta: Alcuni organismi investigativi con le competenze tecniche e le risorse necessarie per gestire in modo autonomo l'integrazione del codice sorgente di PhotoDNA possono ottenere direttamente la licenza per utilizzare PhotoDNA nelle indagini sullo sfruttamento sessuale dei minori.

Microsoft è da sempre impegnata in iniziative volte a rendere la Rete un luogo sicuro. La nostra azienda sente infatti la responsabilità di garantire soluzioni sicure e, grazie allo sviluppo di questa tecnologia innovativa, dispone di una nuova opportunità per aiutare le forze dell’ordine a contrastare uno dei crimini più odiosi che esistano, la pedopornografia. Le forze dell'ordine svolgono quotidianamente un lavoro straordinario per combattere lo sfruttamento dei minori e noi siamo orgogliosi di contribuire oggi con un nuovo strumento gratuito, PhotoDNA”, ha dichiarato Pietro Scott Jovane, AD e Presidente Microsoft Italia. “Siamo lieti di poter mettere a disposizione di una causa importante come la lotta alla pedofilia una tecnologia nata inizialmente per una maggiore sicurezza dei provider online”.

Concludiamo l'articolo con la visione della breve intervista che Pietro Scott Jovane ha concesso al nostro Direttore, Diego Magnani, per parlarci brevemente della tecnologia Microsoft PhotoDNA:



Approfondimenti: Sito web Microsoft PhotoDNA
 

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