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Bioetica. Articolo shock: è lecito l'aborto post nascita? |
Bambini - Articoli |
Scritto da Eva Forte Giovedì 01 Marzo 2012 15:27 |
Da questa mattina cerco il modo per affrontare un discorso così duro e difficile. Proverò quindi a riportare la notizia senza dare giudizi su questo argomento. La polemica che sta imperversando in rete riguarda la possibilità di "abortire" il bambino una volta nato. La posizione che ha scioccato e che potrebbe anche sembrare una provocazione contro l'aborto (ma che non lo è) è stata presa da due bioeticisti italiani, Alberto Giubilini e Francesca Minerva, autori di un articolo dall'incredibile titolo "Aborto dopo la nascita, perche' il bambino dovrebbe vivere?".
Questa la conclusione a cui sono arrivati, analizzando come sia i neonati che i feti non abbiano lo status morale di una reale persona umana e quindi nei paesi dove è permesso l'aborto dovrebbe essere consentito anche l'infanticidio. Questo nel caso il bambino nato, nelle prime settimane di vita, non ha interessi propri e quindi dovrebbe essere soggetto alle scelte di chi lo circonda nel caso di problemi alla nascita. Ha - secondo quanto scrivono - più importanza il primario interesse dei genitori, rispetto alla loro mancanza di interessi per le prime settimane dalla nascita e per questo sarebbe lecito l'infanticidio o aborto post-nascita come viene chiamato dagli studiosi. "Noi affermiamo - scrivono chiaro e tondo i due autori - che l'uccisione di un neonato potrebbe essere eticamente ammissibile in tutte le circostanze in cui lo è l'aborto. Tali circostanze includono i casi in cui il neonato ha il potenziale per avere una vita (almeno) accettabile, ma il benessere della famiglia è a rischio. Se i criteri come i costi (sociali, psicologici, economici) per i potenziali genitori sono buone ragioni per avere un aborto anche quando il feto è sano, se lo status morale del neonato è la stessa di quella del bambino e se non ha alcun valore morale il fatto di essere una persona potenziale, le stesse ragioni che giustificano l'aborto dovrebbero anche giustificare l'uccisione della persona potenziale quando è allo stadio di un neonato". I due studiosi lanciano poi una domanda a neurologi e psicologi chiedendo quanto tempo dopo la nascita è eticamente lecito uccidere i bambini? Questo anche se già danno la loro sentenza dicendo che servono almeno due settimane prima che il bambino diventi auto-cosciente. Dopo questo periodo diventa da persona potenziale a persona e così non sarebbe più consentito procedere con l'aborto post nascita. Non sono mancate le inevitabile polemiche, soprattutto perchè si parla di interruzione della vita di bambini nati in famiglie anche con problemi economici, psicologici e sociali, andando veramente oltre le scelte di aborto date da malattia e incompatibilità della vita prima della nascita. Forse dovremmo riflettere un po' di più sul valore della vita, indipendentemente dalla religione che professiamo, dalla cultura che abbiamo... |
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