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Tuo figlio fa i capricci? Potrebbe essere emicrania |
Bambini - Articoli |
Scritto da Caterina Poni Lunedì 14 Novembre 2011 12:40 |
Dietro ai capricci e alle lacrime dei vostri bambini potrebbe non esserci la mancanza di un giocattolo o il disappunto di vostro figlio, ma un'emicrania che i piccoli non sanno raccontare, e di cui avvertono la mamma piangendo e urlando.
A spiegarlo alle mamme e i papà italiani è il personale dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, che spiega anche quali sono i sintomi tipici di chi soffre di mal di testa. Dolori alle gambe, mal di pancia, mal di macchina, vertigini o torcicollo persistente e periodico dovrebbero indurre i genitori a pensare all'emicrania, perchè sintomi tipici di questa patologia, la malattia neurologica più diffusa tra i bambini, con 8 casi ogni 100. Il sintomo più noto dell'emicrania in età infantile è proprio la cefalea ricorrente, di cui soffre addirittura l'80% dei bambini che, non avendo altro modo per manifestare il proprio disagio, piangono. A farne maggiormente le spese sono i figli di coppie con almeno un componente che soffre di mal di testa, e proprio questo dovrebbe essere più attento ai segnali lanciati da suo figlio. I bambini, infatti, intorno ai 2-3 anni di età cominciano a poter lamentare il mal di testa e, in questi casi, è opportuno rivolgersi al pediatra, per capire l'origine del problema, che può variare da una sinusite a problemi di vista a, come in questo caso, emicrania. Successivamente ci si può rivolgere ad un centro specializzato, che può decidere il trattamento migliore per ogni bambino. A quest'età, infatti, le cure possono essere sia farmacologiche che non, ma in tutti i casi strettamente necessario, come sottolinea Massimiliano Valeriani, responsabile di Alta Specializzazione Neurologia del Bambin Gesù. Non trattare un dolore, spiega Valeriani, significa permetterne il ripetersi e, a lungo andare, la cronicizzazione. Importante è non sottovalutare la questione, e rivolgersi a persone competenti in grado di capire la terapia più adatta. Perchè se non è vero che gli antidolorifici non devono essere usati per i bambini, è altrettanto vero che, spesso, quelli per i più piccoli differiscono da quelli per gli adulti, perc ui cure fai-da-te potrebbero rivelarsi un danno, prima che una cura. |
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