A inizio anno è entrato in vigore il divieto di vendita e produzione di biberon con bisfenolo A. In seguito agli studi effettuati su questo materiale, ritenuto nocivo per l'organismo umano, si è visto come ci siano effetti collaterali sui bambini nati da madri esposte a questo materiale durante la gravidanza.

Sono stati analizzati i casi di bambini nati da madri esposte ad alcune materie plastiche ed adesive realizzare con bisfenolo A, durante la gestazione vedendone problemi comportamentali nei nati soprattutto se femmine.

I problemi riscontrati in queste bambine sono stati soprattutto ansia, depressione e iperattività in particolar modo se le mamme avevano alti livelli della sostanza chimica nelle urine durante la gravidanza, rispetto ai nati da mamme con bassi livelli di BPA.

Probabilmente le femmine risultano essere più indifese all'esposizione di bisfenolo rispetto ai maschi. Questo materiale può essere utilizzato - oltre che nei vecchi biberon ormai messi al bando - anche negli adesivi, nelle scatole alimentari, in alcune bottiglie di plastica e altri contenitori, come anche negli scontrini e in certi tipi di otturazioni dentali.

244 le donne sottoposte dalla gravidanza fino ai tre anni del loro figlio. I campioni delle urine delle donne sono stati testati durante la gestazione e poi alla nascita. Mentre quelle dei bambini sono state prelevate a 1, 2 e 3 anni.

I valori di BPA sono stati ritrovati nell'85% delle mamme e nel 96% dei bambini. Alti valori di BPA sono stati associati a maggiore probabilità di avere figlie con difficoltà comportamentali a tre anni. Una correlazione non riscontrata invece sui nati di sesso maschile. Nessuna relazione anche sui livelli di BPA nei bambini e il loro comportamento.