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Muore un bimbo rom di 13 mesi. Discriminazione o malasanità uguale per tutti? |
Bambini - Articoli |
Scritto da Eva Forte Mercoledì 23 Marzo 2011 13:00 |
Ieri è morto un piccolo di 13 mesi, figlio di due rom stanziali del campo di Giugliano, piccolo comune a Nord del capoluogo di Napoli. secondo i genitori si è trattato di un caso di discriminazione e proprio per questo al bambino non sono state date le giuste cure durante i primi due ricoveri in ospedale. I genitori del piccolo hanno subito rilasciato un'intervista, dopo aver sporto denuncia contro l'ospedale proprio per discriminazione etnica.
Al momento si attende l'esito dell'autopisa per vedere se il piccolo poteva essere veramente salvato andandosi ad aggiungere ai tanti casi di malasanità che capitano in Italia, indipendentemente dall'etnia del paziente, oppure se veramente i medici non potevano fare nulla contro le possibili cause della morte. Il primo ricovero era avvenuto il 20 marzo, dopo una giornata intera in cui il piccolo Omar aveva forti dolori allo stomaco, arrivati ad essere insopportabili la domenica successiva, giorno della prima corsa in pronto soccorso. All'Ospedale di Aversa il piccolo viene dimesso dopo poco anche se il piccolo continuava a lamentare il dolore, ma secondo i medici il bambino stava bene. Lunedì 21 la situazione peggiora ulteriormente e il piccolo viene portato in un altro ospedale a Pozzuoli. Stesso iter e il bambino viene dimesso dopo aver diagnosticato una normale influenza. L'ultimo disperato viaggio vero l'ospedale avviene il giorno dopo, quando però il piccolo arriva ormai morto al Pronto Soccorso del San Giuliano di Giugliano. Come dicevamo nel titolo, dovremo aspettare l'autopsia per vedere se si è trattato veramente di un atto discriminatorio avvenuto in ben due ospedali napoletani, oppure se è l'ennesimo caso di mala sanità, quella che non guarda in faccia nessuno e che agisce su ogni etnia, indiscriminatamente. Rimane aperta ancora anche la terza ipotesi, ossia che il bimbo sia morto per cause che non potevano essere rilevate al momento dei due ricoveri e che quindi i medici non siano responsabili di quanto avvenuto. Non si sa quale potrebbe essere la soluzione migliore e intanto due genitori stanno ora piangendo la perdita del loro piccolo di soli 13 mesi. Questo dovrebbe farci riflettere tutti. |
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